Il governo prepara un nuovo condono edilizio che riguarderà l’80% delle case italiane. Al lavoro è il ministero delle Infrastrutture e trasporti di Matteo Salvini, che sta mettendo a punto un pacchetto di norme per intervenire sulla casa mirano e regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali. Secondo una stima del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’8 abitazioni su 10 presentano problematiche di questo tipo. In particolare, precisa il ministero, le norma interessano difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.); difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conformità” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee”.

La ratio, spiega una nota del dicastero, è quella di tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi. Il condono edilizio è un pallino di Matteo Salvini che da tempo lavora a questo intervento, da lui definito “pace edilizia”, cercando sponde nelle varie associazioni di categorie e tra le amministrazioni territoriali. Si inserisce peraltro in quella che è l’azione del governo Meloni che dall’inizio del suo mandato ha approvato ben 18 condoni in varie materie, dal fisco alla casa. L’approssimarsi delle elezioni europee del prossimo giugno suggerisce a Salvini, il cui partito non brilla nei sondaggi, di accelerare questa ennesima sanatoria. “Altro che obblighi green e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi”, gongola Salvini.

Secondo il compagno di partito e vice ministro Edoardo Rixi il condono arriva per “Garantire risposte certe e in tempi certi ai cittadini. È uno degli obiettivi del pacchetto di norme per intervenire sulla casa, voluto dal ministro Salvini e in preparazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La semplificazione e l’efficienza amministrativa saranno le fondamenta su cui si basa la nuova normativa. Un passo in avanti per il nostro Paese nel rispetto delle sue comunità“. L’Italia dove gli scempi edilizi sono all’ordine del giorno e il tasso di cementificazione del territorio è tra i più alti d’Europa avrebbe però forse bisogno di altro. Secondo l’Ance (l’associazione dei costruttori) “Non si tratta di un condono, il provvedimento mira a risolvere piccole difformità di natura formale all’interno delle case, difformità ante 1977, si tratta di cose assolutamente minimali interne agli alloggi”. Ma è un po’ come chiedere all’oste com’è il vino.

Si levano invece proteste dall’opposizione. Un disastro secondo il responsabile Casa del Pd Pierfrancesco Majorino: “Il ministro Salvini nella gestione delle politiche sulla Casa è assolutamente disastroso. Abbiamo bisogno di un piano nazionale Casa a sostegno dell’affitto e per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica. Servono risorse per recuperare e riqualificare in modo da dare risposte concrete a giovani coppie lavoratori e cittadini che o in affitto nel privato o attraverso le case popolari devono poter trovare una risposta diversa. Il ministro Salvini su questi terreni è assolutamente immobile. In compenso rilancia un dannosissimo condono di cui proprio non si sentiva la necessità”. “Si scrive piano casa ma si legge condono”, rimarca il capogruppo democratico in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.

“La norma della doppia conformità che il ministro Salvini sta preparando sulla casa sarebbe il 19esimo condono edilizio del Governo Meloni. È la stessa norma, quella della doppia conformità, che è stata bocciata dalla Corte Costituzionale relativamente alla legge siciliana. Ed è lo strumento che lo stesso Salvini si sta inventando per evitare il suo previsto tracollo elettorale delle prossime elezioni europee, quando la Lega passerà dal 34,2% al 7/8%”. Così in una nota Angelo Bonelli deputato di AVS e portavoce di Europa Verde – Verdi.

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