Musica

Il Volo a FqMagazine: “Abituati alle fake news, staremo insieme per tanto tempo e ci auguriamo per sempre. I pregiudizi? Non si può piacere a tutti”

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble presentano il nuovo album "Ad Astra", dopo aver partecipato all'ultimo Festival di Sanremo 2024 con "Capolavoro" e a coronamento dei 15 anni di carriera

di Andrea Conti
Il Volo a FqMagazine: “Abituati alle fake news, staremo insieme per tanto tempo e ci auguriamo per sempre. I pregiudizi? Non si può piacere a tutti”

Quindici anni di carriera e non sentirli. Nonostante il clamore suscitato da uno scambio di opinioni, durante una intervista radiofonica al Festival di Sanremo, nessuno scioglimento in vista per Il Volo. La dimostrazione è il fatto che Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono impegnati in mille progetti in Italia e all’estero. Il trio ha pubblicato il nuovo album “Ad Astra” per ripartire su basi nuove e creare un nuovo repertorio da proporre nel tour internazionale che partirà ad aprile dalla Cina, per poi proseguire in Giappone e toccare le principali capitali europee in autunno. Il Volo sarà protagonista di “Tutti per uno” quattro speciali eventi-concerto all’Arena di Verona tutti sold out per le prime tre date 9, 11, 12 e 13 maggio. Poi 20 appuntamenti estivi tra giugno e settembre. Insomma non c’è alcuna intenzione di interrompere i rapporti professionali, anzi.

“Opera” celebra la resilienza e la forza del restare uniti anche nelle difficoltà quotidiane. A chi l’avete dedicata?
Ignazio
: Una canzone adatta specie nel momento che stiamo vivendo nel mondo perché incita le persone ad avere la forza. La stessa che viene anche ascoltando la musica. Consiglierei di ascoltarla nei momenti di debolezza.
Piero: A me piacerebbe dedicarla alle persone che inseguono un sogno e li invito a non demordere mai. Essere incoraggiati è importantissimo perché prima o poi il tempo dà le risposte.
Gianluca: Musicalmente infine si avvicina al nostro genere con uno sguardo al futuro grazie anche alla collaborazione con Federica Abbate, Katoo, Cheope e Raige.

“Il mondo all’incontrario” è un un invito a sognare in grande. C’è un sogno che vorreste ancora realizzare?
Ignazio: Ci sono ancora tantissimi sogni ancora non realizzati. Siamo in primis tre ragazzi e poi artisti molto ambiziosi. Pensiamo sempre a quello che può essere il prossimo progetto. Bisogna sempre mirare in alto e cercare di volere sempre più, rimanendo concentrati nel presente. Essere ambiziosi è una delle cose più belle che possano esistere.
Piero: È un brano che racconta un mondo ideale, cantiamo la felicità. Oggi in una vita così frenetica trascuriamo tante cose, specialmente in questo momento storico che stiamo vivendo. Questa canzone evidenzia la speranza
Gianluca: dall’inizio della scrittura dell’album volevamo concentrarci su contenuti che non parlassero d’amore in maniera retorica. Quindi ci siamo impegnati per cercare di dare un senso e un messaggio vario da Capolavoro fino alle scoperta di nuove sonorità. Forse questo è il nostro sogno, piano piano costruire il nostro repertorio perché abbiamo tanti messaggi da mandare.

Ignazio “Succede” sembra scritta per te. Quando hai capito che Michelle come un terremoto ti ha sconvolto la vita?
Ma no! È scritta per tutti alla fine. La persona che ami diventa un po’ casa. Questo è uno dei miei brani preferiti ovviamente perché racchiude la mia vita sentimentale oggi, ma è una canzone che ognuno può fare e sentire sua. Qui abbiamo collaborato con Michelangelo come produttore, una cosa lontanamente immaginabile solo fino a poco tempo fa. Ha fatto un lavoro pazzesco e siamo davvero felici.

Come spiegate il clamore che è seguito all’intervista radio fatta a Sanremo in cui Piero e Gianluca si sono punzecchiati?
Piero: Si è creato perché non c’era Ignazio a mediare (ride, ndr)
Ignazio: Se si vede bene l’intervista integrale (e non il minuto che è diventato virale sul Web) si capisce benissimo che sono i soliti atteggiamenti che abbiamo. Dopo tanti anni e per la confidenza che si è creata, ci rispondiamo come vogliamo e spesso in maniera divertente.
Piero: Io penso che l’ironia salverà il mondo e che questa esista in un mondo ideale. Siamo abituati alle fake news. Il Volo starà insieme per tanto tempo e ci auguriamo per sempre. Avanti tutta!

Quattro eventi all’Arena di Verona. Cosa potete anticiparci?
Piero: Partiremo in tour in Cina e Giappone, ma già pensiamo al progetto futuro. Abbiamo quasi terminato il progetto di Verona, che andrà in onda su Canale 5 al sabato sera e il concept è lo stesso dello scorso anno di ‘Tutti per Uno’. Ci sono tante conferme da parte di tanti artisti. Ci piace sorprendere. Non mancheranno le sorprese e ci saranno collaborazioni impensabili.

Ad oggi Il Volo ha scardinato un po’ il pregiudizio?
Gianluca: paradossale che questo pregiudizio non ci sia mai stato all’estero, dove noi siamo percepiti in maniera diversa. Bisogna gestire la carriera in maniera diversa in ogni lato del mondo. Una cosa difficilissima. In Sudamerica cantiamo in spagnolo e c’è la percezione dell’italiano con un pubblico più giovane. Negli Stati Uniti siamo visti un po’ alla Bublè e alla Bocelli, in Giappone ci sono solo i giapponesi. Sanremo è un fatto italiano, ma che ha anche risonanza all’estero. Siamo nati qui in un talent show per bambini, all’estero non lo sanno e non ci hanno mai visti così. Ci vuole tempo per sradicare i pregiudizi per chi ci ha visto solo in un modo ci vuole. Se siamo arrivati a quindici anni di carriera un motivo c’è. Non si può piacere a tutti ma credo che intavolare un dialogo anche con il più scettico possa aprire a nuove prospettive.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.