Moda e Stile

“Così brutte da essere carine”: le scarpe che hanno reso miliardario Alessandro Rosano

Alessandro Rosano deve la sua fortuna agli americani, i maggiori acquirenti del brand "HeyDude"

di F. Q.

Quando pensiamo ai nomi della moda italiana, facciamo riferimento ai grandi Armani, Prada, Dolce & Gabbana e tanti altri stilisti che hanno reso il design made in Italy famoso nel mondo. C’è un nome che però la gente non conosce che ha scalato in fretta questa classifica: si tratta di Alessandro Rosano, cresciuto in Toscana. L’azienda di Alessandro Rosano si chiama “HeyDude”, produce principalmente scarpe e deve la sua miliardaria fortuna agli Stati Uniti, infatti gli americani sono i suoi maggiori acquirenti.

Rosano ha iniziato a disegnare scarpe a circa 18 anni, poi ha deciso di virare verso il campo degli orologi in legno, fondando l’azienda “WeWood”, con cui ha avuto però poco successo per poi ritornare definitivamente nel campo delle calzature con la fondazione di “HeyDude” nel 2008. Anche se, come detto in precedenza, Romano proviene dalla regione di Gucci e Ferragamo, la sua filosofia in termini stilistici è ben diversa, possiamo definirla più semplice. Infatti “HeyDude” è diventata famosa per la produzione di scarpe comode come delle pantofole e poco costose, come dice anche la sorella di Alessandro Rosano, Elena De Martini, in un’intervista a Fotoshoe: “Decise perciò di disegnarne una, concentrandosi su ciò che per lui è importante: attenzione ai dettagli, ricerca di soluzioni non convenzionali, rispetto per l’ambiente e impegno per garantire il massimo comfort”. In un altra intervista, la giornalista Amy Feldman, li ha definiti: “Così brutte da essere carine”, sottolineando la semplicità e comodità delle scarpe.

“HeyDude” è sbarcata per caso in alcune grandi catene americane. Nel 2012 il direttore del punto vendita “Brown’s” di Muskogee, nell’Oklahoma, vide alcune scarpe “HeyDude” a una fiera a Las Vegas e decise di venderle nel suo negozio. Poi “The Buckle”, una catena con sede nel Nebraska, imitò “Brown’s”. L’apice del successo è stato raggiunto durante la pandemia quando, la gente costretta a rimanere a casa, ha deciso di indossare scarpe che si incentrassero più sul comfort che sulla bellezza, portando così il fatturato, nel 2020, a 191 milioni di dollari, contro i 20 del 2018. Il punto vendita “Brown’s” non riusciva a soddisfare tutti i clienti e su Facebook nascevano gruppi di rivendita e il fatturato aumentava sempre più il fatturato, toccando i 581 milioni di dollari. Altre aziende di scarpe comode hanno provato a farsi strada durante il periodo del Covid ma non hanno retto ed infine sono crollate. Un esempio lampante è quello di “Allbirds” società di San Francisco che si è quotata in borsa nel novembre del 2021 con un capitale di 4,1 miliardi di dollari. Oggi quest’azienda vale poco meno di 100 milioni di dollari. Ad inizio 2022 il marchio “Crocs” ha acquistato per circa 2,5 miliardi di dollari “HeyDude” sperando in un ricavo di 1 miliardo di dollari entro la fine del 2024. L’unione delle due aziende era qualcosa di naturale, di fatti sia una che l’altra basano il loro pensiero sulla comodità e il basso prezzo più che sulla bellezza e sfarzosità della scarpa.

“Così brutte da essere carine”: le scarpe che hanno reso miliardario Alessandro Rosano
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.