Come molti di voi sapranno, il Nobel per la pace del 2024 verrà assegnato ex aequo a Putin e a Naval’nyj, la decisione del Comitato Nobel fa alquanto discutere, tra l’altro è una decisione irrituale in quanto il Nobel non si assegna ai morti e Naval’nyj non è più in grado di intendere e di volere per l’eternità.

Ci sono già le prime dichiarazioni ufficiali di Vladimir Putin: “Ritengo che sia un grande onore questo premio, sono sempre stato un patito della dinamite fin da piccolo, ricordo sempre con commozione quando i miei genitori mi regalarono il primo candelotto, sono un vero fan di Alfred Nobel, l’inventore della dinamite, e non potrei essere più felice per questo riconoscimento, sono anche felice di condividere questo premio con il signor Naval’nyj, una persona stimabilissima da morto“. Pare che Putin abbia espresso anche il desiderio di visitare Villa Nobel a Sanremo, il chimico e filantropo svedese morì per un’emorragia cerebrale proprio sulla Riviera ligure, gli organizzatori della famosa kermesse canora sperano di avere Putin come ospite d’onore, già si vocifera di fargli cantare Faccetta nera e pare che Putin abbia trovato l’idea molto divertente e stimolante, anche se non conosce bene l’italiano, ma prenderà lezioni.

Di seguito riportiamo una selezione delle reazioni internazionali alla notizia del Nobel per la pace a Putin: Zelens’kyj: “A Putin il Nobel per la pace? Mi sembra perfetto, non auguriamo forse ai morti di riposare in pace? In questo senso Putin ha creato molta pace nel mondo!”. Le doti comiche del presidente ucraino non si smentiscono mai. Donald Trump: “Io e Vlad siamo molto amici, sono felice per lui, si merita questo premio, abbiamo tanti interessi in comune, ci piacciono i soldi e le donne, l’unica pace che non ci piace è quella dei sensi, mi candido per il prossimo Nobel per la pace”. Benjamin Netanyahu: “Quel maledetto mi ha soffiato il Nobel per la pace sul filo di lana, in ogni caso questo è un grande giorno per i macellai di tutto il mondo e faccio a Putin i miei più sinceri auguri”. Matteo Salvini: “Noi della Lega siamo felici, Putin è un amico, gli manderemo tonnellate di risotto con l’osso buco per festeggiare e l’ampolla con l’acqua del Po”. Julija Naval’naya: “Il vero morto è Putin, non mio marito”. Come darle torto? Emmanuel Macron: “Ce n’est pas possible!”. Joe Biden: “Putin… aspettate… ho già sentito questo nome… rinfrescatemi la memoria”.

Subito dopo la notizia del Nobel a Putin in Russia sono scoppiati i festeggiamenti, tanta allegria per le strade, i cosacchi sono in estasi, fiumi di vodka per le strade di Mosca, anche gli oligarchi e i gruppi di estrema destra, responsabili della prima invasione dell’Ucraina nel 2014, si abbracciano e danzano il trepak tutti assieme, un ballo di orgine cosacca. Alexandr Dugin, il filosofo di riferimento del presidente Putin, ha rilasciato questa dichiarazione alla Tv Padana: “Cari amici padani, forse si sta avvicinando il grande giorno in cui vedremo il declinare del liberalismo, il Comitato Nobel della Svezia sta aprendo la strada, il consumismo ha i giorni contati, morte alla Nutella e alla Coca Cola!, w il panettone e il caviale!”. Alcuni leghisti non sono d’accordo sulla morte della Nutella, ma prevale la ragion di Stato, e nessuno osa dire al filosofo imperialista evoliano “lascia in pace la Nutella, barbuto!”.

La comunità gay Arcobaleno, alla notizia del premio Nobel per la pace a Vladimir Putin, ha rilasciato questa dichiarazione: “Noi Arcobaleno non ci occupiamo di daltonici, no comment”. Giorgia Meloni in un fuorionda mandato da Striscia ha detto queste testuali parole: “La mamma che è in me è felice, Putin è stato un bambino come tutti noi, non dimentichiamolo mai”. Che fine ha fatto il lettone di Putin? Se lo chiedono in molti. Ora su quel lettone regna veramente la pace. Chissà come avrebbe reagito il Cavaliere alla lieta notizia, forse avrebbe organizzato un bunga bunga all’Accademia reale svedese.

E voi come la pensate su questa controversa assegnazione? Il Comitato Nobel è impazzito? Oppure si tratta di una scelta geniale? Oppure è semplicemente un pesce d’aprile questa notizia? E se la terza guerra mondiale scoppiasse proprio il primo aprile? Non sarebbe fantastico? La fine del genere umano sarebbe un immenso pesce d’aprile: uno scherzo colossale. Poi veramente regnerebbe la pace nel mondo e il premio Nobel per la pace a Putin, se ci pensate bene, sarebbe la scelta più azzeccata di tutta la storia di questo premio dinamitardo.

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