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“La sesta estinzione di massa è già iniziata, i dati oggettivi sono terribili”: il monito di Elizabeth Kolbert

di F. Q.

Stiamo vivendo la sesta estinzione di massa nella storia della Terra“. Un’affermazione apocalittica che gela il sangue. A pronunciarla è Elizabeth Kolbert, giornalista scientifica del New Yorker e autrice del libro “La sesta estinzione: una storia innaturale” in cui spiega proprio come l’uomo stia cancellando le specie animali a un ritmo mai visto prima. Dieci anni dopo la pubblicazione del suo ultimo saggio, Kolbert lancia un monito: i dati confermano una preoccupante accelerazione della sparizione delle specie. “Quando ho scritto il libro ero preoccupata che alcune persone potessero respingerlo come un’esagerazione. Ora non più: i dati oggettivi sono terribili“, dice in un’intervista al Corriere della Sera.

La vulnerabilità degli insetti impollinatori, come api e farfalle, è una delle principali preoccupazioni: “Molta documentazione sulla crisi degli insetti viene dall’Europa”, spiega Kolbert. “Ci sono casi provati di estinzione, e la scomparsa di questi insetti impatta pesantemente sulle reti alimentari, con conseguenze devastanti per le colture e la biodiversità”. L’estinzione di massa non riguarda solo la fauna selvatica, ma potrebbe avere un impatto significativo anche sulla nostra specie: “Non lo so se la sesta estinzione sarà anche quella in cui scompariranno gli umani“, sottolinea l’autrice. “Ma non credo che si debba pensare al rischio di estinzione umana per essere preoccupati del destino dell’umanità. Ci sono stati intermedi che possono comportare grande sofferenza per noi, cosa che mi preoccupa tantissimo”. D’altra parte, le estinzioni di massa del passato non hanno mai offerto garanzie di sopravvivenza per nessuna specie: “Pensiamo alla più famosa: quella dei dinosauri“, chiosa Kolbert. “Quando sul pianeta c’è stato l’impatto dell’asteroide, erano il gruppo dominante di organismi. E nessuno di loro è sopravvissuto“.

La “sesta estinzione” è diversa dalle precedenti perché causata da una singola specie: la nostra. “Ogni estinzione di massa è diversa dalle altre – prosegue -. Ma questa è diversa perché causata da una sola creatura, la nostra. Non credo che ci siano altre estinzioni di massa causate da una singola altra specie”. Di fronte a questa drammatica realtà, c’è ancora chi nega il cambiamento climatico: “Non ho una buona risposta sul perché vengano contestati fatti scientifici evidenti”, dice ancora Kolbert. “Forse perché il nostro stile di vita dipende dal bruciare combustibili fossili. È difficile riconoscere che ciò che si sta facendo ha conseguenze terribili“.

La necessità di cambiare radicalmente il nostro modo di vivere è quindi sempre più urgente: “Stiamo davvero facendo accadere cose di cui gli esseri umani non hanno avuto nessuna esperienza“, sottolinea Kolbert. “Stiamo portando il pianeta fuori dal regime climatico in cui gli esseri umani si sono evoluti. Dobbiamo azzerare le emissioni di CO2 oggi, ma non accadrà nemmeno presto. Dobbiamo essere consapevoli della gravità del problema e agire con urgenza per cambiare rotta”, conclude Kolbert. “Il tempo è poco, ma il futuro del pianeta dipende dalle nostre scelte di oggi”.

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