Tre azzurri e zero americani. È questo il quadro, per molti aspetti sorprendente, degli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. Dopo Matteo Arnaldi e Jannik Sinner infatti, ecco Lorenzo Musetti. In Florida il carrarino, al primo torneo dopo essere diventato padre, ritrova quella brillantezza persa dalla scorsa estate ed elimina il padrone di casa Ben Shelton con il punteggio di 6-4 7-6. Per la prima volta dal 2016 non ci saranno dunque statunitensi agli ottavi di Miami, mentre per la prima volta nella storia ci saranno ben tre italiani.

Al netto della versione in chiaroscuro di Shelton, questo successo per Lorenzo non è qualcosa di banale e rappresenta un altro tassello, un nuovo importante segnale di rinascita che già era arrivato dopo la vittoria contro il russo Roman Safiullin (avversario sempre insidioso da affrontare). Un ritorno ad alti livelli figlio di una maggiore concretezza, di una condizione fisica che finalmente pare essere tornata quella dei giorni migliori e anche di una tenuta mentale che gli ha permesso di recuperare un break di svantaggio nel secondo set. Questi fattori sono poi certo tenuti insieme dalle innate doti tennistiche di Musetti, che anche contro il giovane statunitense non ha risparmiato lampi di classe. Su tutti un passante di rovescio lungolinea che ha mandato letteralmente in delirio gli spalti.

Ma non ci sono soltanto le sensazioni a sostenere che il vento stia lentamente cambiando, ci sono anche i primi dati. Musetti infatti non vinceva due match nello stesso torneo dallo scorso settembre, dall’Atp 250 di Chengdu quando raggiunse la semifinale del torneo. Le risposte che stanno arrivando dalla Florida hanno un peso anche sotto un altro punto di vista. Miami infatti è l’ultimo torneo prima dell’inizio della stagione sulla terra rossa, la superficie preferita dell’azzurro. Aver ritrovato l’entusiasmo giusto prima di questa parte di stagione potrebbe avere degli importanti benefici, in termini di risultati e anche di classifica. Alla fine la top 20 non è lontana.

Adesso per Musetti c’è la prova del nove, quella più dura di tutte: Carlos Alcaraz. Dopo il titolo ad Indian Wells, il numero 2 del mondo è in missione per completare il Double Sunshine. Il bilancio vede Lorenzo indietro nei precedenti per 3 a 1, su questi pesa soprattutto l’ultima sconfitta a Pechino nello scorso ottobre. La mente però deve andare alla finale del 500 di Amburgo nell’estate 2022, quella che ha regalato al carrarino non solo il primo titolo, ma anche la prestazione migliore in carriera. La stessa che dovrà presentarsi in campo dalle ore 20.30 italiane.

“Ci conosciamo da molto tempo – ha dichiarato Musetti nel post-gara in riferimento ad Alcaraz -. Abbiamo quasi la stessa età. Sappiamo perfettamente come dobbiamo giocare l’uno contro l’altro. È un giocatore molto difficile da battere. È in ottima forma. Probabilmente è la sfida più difficile nel tennis in questo momento. Con lui ho una grande amicizia. Per me Carlos è un’ispirazione”.

Oltre al match di Musetti contro lo spagnolo, gli ottavi di finale che si disputeranno tutti martedì 26 marzo vedranno protagonisti anche Arnaldi e Sinner. Il primo scenderà in campo contro il giovane tennista ceco Tomas Machac (inizio intorno alle ore 16), il secondo invece se la vedrà con l’australiano Christopher O’Connell e la sua storia particolare. L’attuale numero 66 al mondo infatti qualche anno fa, nel 2018, è stato diversi mesi a lavorare sulle barche, lontano dal tennis, abbattuto dai tanti infortuni. Sulle onde della marina ha ritrovato il giusto equilibrio e da lì ha iniziato una risalita in classifica che lo ha portato anche a battere Jannik nell’unico precedente disputato ad Atlanta nel 2021. In palio per i due azzurri c’è un quarto di finale tutto italiano da ricordare.

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Master 1000 Miami, tre italiani agli ottavi (mai successo): quando giocano Sinner, Arnaldi e Musetti | Orario, tv e streaming

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