Una grande nave cargo si è schiantata nella notte americana contro un pilone del Francis Scott Key di Baltimora: il ponte ha preso fuoco ed è collassato, provocando la caduta in acqua di alcune auto che lo stavano percorrendo. Secondo quanto riferito dal segretario ai Trasporti del Maryland Paul Wiedefeld, al momento del crollo sul ponte c’erano 8 persone. I soccorritori sono al lavoro per cercare 6 dispersi, ma il capo dei vigili del fuoco James Wallace ha fatto sapere che due persone sono state soccorse. L’operazione è stata resa difficile dal buio e dalla bassa temperatura dell’acqua, che è di circa meno un grado. A bordo della nave non sembrano esserci feriti e secondo quanto riferito dalle autorità del Maryland la nave aveva “un problema di alimentazione”. Il governatore del Maryland Wes Moore ha riferito che l’equipaggio della nave è stato in grado di emettere un “mayday” prima di scontrarsi, permettendo alle autorità di fermare il traffico sul ponte che, specifica, era “in piena regola”. Dopo il ricovero in ospedale una delle due persone soccorse ha perso la vita. Le autorità sono state in grado di contrassegnare tre veicoli passeggeri, un camion di cemento e un quinto veicolo immersi nell’acqua utilizzando la tecnologia sonar a infrarossi e a scansione laterale, ha riferito alla Cnn il capo dei vigili del fuoco della città James Wallace. Fino a otto squadre di sommozzatori erano in acqua per eseguire operazioni di ricerca e salvataggio.

L’incidente è avvenuto intorno all’1.30, ora locale, (le 6.30 italiane): in pieno giorno il numero delle auto coinvolte sarebbe stato molto superiore, visto che il ponte era percorso da quattro corsie. La nave cargo non era guidata da un membro dell’equipaggio, ma da piloti locali appositamente impiegati “per evitare incidenti come quello avvenuto” ha riferito il segretario ai Trasporti del Maryland Wiedefeld in una conferenza stampa. “I piloti spostano le navi dentro e fuori il porto di Baltimora”, ha spiegato affermando che è ancora “troppo presto” per stabilire le cause dell’incidente. “Non ci sono indicazioni che sia stato un atto intenzionale e stiamo valutando l’impatto sul porto di Baltimora” ha spiegato il segretario alla Sicurezza Interna, Alejandro Mayorkas, escludendo, come aveva fatto già la Polizia, che il crollo del ponte di Baltimora possa essere collegato ad un atto terroristico. Anche l’Fbi ha escluso la matrice terroristica: la divisione di Baltimora dell’agenzia governativa di polizia federale ha affermato su X che “non ci sono informazioni specifiche e credibili che suggeriscano eventuali legami con il terrorismo in questo momento”. L‘indagine è ancora in corso ma secondo quanto riferito dalle autorità la nave aveva un problema di alimentazione. “Dai primi accertamenti risulta un terribile incidente, non ci sono indicazioni di atti intenzionali” ha confermato il presidente Joe Biden, promettendo un ampio sostegno e la copertura completa dei costi di ricostruzione da parte del governo federale.

A causa della “perdita di propulsione”, il portacontainer aveva perso il controllo e aveva avvisato le autorità del rischio di collisione, scrive l’Abcnews citando un rapporto non classificato della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, l’agenzia per la sicurezza cibernetica e delle infrastrutture. “La nave ha notificato al dipartimento dei Trasporti del Maryland che avevano perso il controllo che una collisione con il ponte era possibile”, si legge nel rapporto. Secondo la Cnn il cargo ha cambiato rotta e ha virato verso un pilastro poco prima dell’impatto, come confermato da un’analisi effettuata dei dati di tracciamento delle navi di MarineTraffic.

La prima segnalazione dell’incidente è arrivata con una chiamata al 911. Dopo lo schianto, il ponte ha preso fuoco, prima di crollare. Il video di una telecamera fissa di sorveglianza sul ponte di Baltimora (vedi sotto) mostra il mercantile subito prima e durante l’urto contro l’arcata al centro dei due piloni. Il filmato mostra l’arcata che crolla nell’acqua e su parte del ponte della nave nell’arco di appena venti secondi. La nave era il mercantile Dali, che batteva bandiera di Singapore ed era partita da Baltimora per dirigersi verso lo Sri Lanka.

Dichiarato lo stato d’emergenza nel Maryland
Sono subito scattate le operazioni di soccorso con il coinvolgimento della Guardia Costiera Usa e di altre agenzie del Maryland. “Questa è una tragedia inconcepibile… i nostri pensieri vanno alle persone coinvolte”, ha detto il sindaco di Baltimora, Brendon Scott, commentando in una conferenza stampa il crollo del ponte della città. Il governatore Moore ha dichiarato lo stato d’emergenza, seguito dallo stesso Scott, che ha dichiarato anche lo stato d’emergenza locale. Il suo ufficio è in “stretto contatto” con le altre autorità coinvolte: “Ho dichiarato uno stato d’emergenza qui nel Maryland e stiamo lavorando con un team interistituzionale per dispiegare rapidamente le risorse federali dell’amministrazione Biden”. Il portavoce dei vigili del fuoco di Baltimora, Kevin Cartwright, ha descritto il crollo del ponte Francis Scott-Key definendolo della categoria “evento di perdite di massa“. Allerta anche per i possibili danni ambientali: una larga chiazza di carburante diesel è stata segnalata nel fiume di Baltimora dopo il crollo del ponte Francis Scott Key, come ha reso noto lo stesso dipartimento dei Vigili del fuoco di Baltimora. La Federal Aviation Administration, come riferiscono i media americani, ha imposto il divieto di sorvolo, anche per i droni, per consentire lo svolgimento anche dai cieli delle operazioni di ricerca dei dispersi. Per ore diversi elicotteri hanno sorvolato l’area.

Singapore collaborerà
L’Autorità marittima e portuale di Singapore (Mpa) collaborerà all’inchiesta aperta negli Stati Uniti dopo il crollo. Lo dichiara la stessa Mpa in una nota diffusa sul proprio sito in cui conferma l’incidente. “L’Mpa fornirà piena collaborazione alla Guardia Costiera statunitense nelle sue indagini”, si legge nel comunicato in cui l’autorità di Singapore sottolinea che aprirà un’inchiesta indipendente sul caso.

Il ponte iconico di Baltimora
Il Francis Scott Key Bridge attraversava il fiume Patapsco, era lungo 2,6 chilometri e permetteva di passare esternamente al porto di Baltimora. È stato inaugurato nel marzo 1977 ed era un’enorme struttura in acciaio. Il ponte prende il nome dall’autore dell’inno nazionale americano, che leggenda vuole abbia assistito da quel luogo alla battaglia di Baltimora, nel 1814, che lo ha ispirato nella composizione del The Star-Spangled Banner.

Il noleggio di Maersk e il titolo giù in borsa
Il colosso danese Maersk ha confermato di aver noleggiato la nave. “Siamo inorriditi da ciò che è accaduto a Baltimora e i nostri pensieri sono con tutte le persone colpite. Possiamo confermare che la nave portacontainer ‘Dali’, gestita dalla compagnia di navi charter Synergy Group, è noleggiata a tempo da Maersk e trasporta il carico dei clienti di Maersk”, ha affermato la società in una nota. “A bordo della nave non era presente equipaggio e personale Maersk. Stiamo seguendo da vicino le indagini condotte dalle autorità e da Synergy e faremo del nostro meglio per tenere informati i nostri clienti”, specifica la nota. Intanto però, alla Borsa di Copenaghen, le azioni della società della categoria A perdono il 3,98% e quelle della categoria B lasciano sul terreno il 4,26%.

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Baltimora, il video del crollo del Key Bridge: il momento in cui la nave colpisce il pilone e il ponte collassa – Le immagini

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