“Ho parlato con il ministro Valditara, che ho incontrato per puro caso in aereo. Mi ha spiegato che le norme prevedono che non spetti alla scuola fissare nuove vacanze. La scuola può modificare leggermente il calendario per motivi didattici, non fissando nuove regole, se no ci sarebbe la festa degli indù, di questi, di quelli. Mi ha detto che questa norma è pacifica, credo che abbia ragione”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa commenta la scelta del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, di avviare una verifica sul caso della scuola Iqbal Masih di Pioltello (Milano), il cui Consiglio d’istituto ha deliberato un giorno di vacanza per gli alunni il 10 aprile, in occasione della festa di fine Ramadan (il mese sacro islamico del digiuno e della preghiera). La decisione, presa nel rispetto dell’autonomia scolastica (che consente alle strutture di fissare tre giornate discrezionali di sospensione didattica) ha già innescato reazioni scandalizzate da parte di esponenti di primo piano della maggioranza di governo, dal vicepremier Matteo Salvini al capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri. Nella notte tra lunedì e martedì, inoltrea Pioltello è apparso uno striscione – subito rimosso dalle forze dell’ordine – con scritto “Scuola italiana mai musulmana, vietato chiudere!”.

A difendere la scuola e il suo preside, Alessandro Fanfoni, è invece il mondo progressista politico e sindacale: “La scuola non ha voluto introdurre nessuna festività aggiuntiva, ma ha scelto giustamente di tenere conto di un contesto che vede il 50% degli alunni di origine non italiana”, nota la leader della Flc Cgil Gianna Fracassi. Dal Pd interviene la responsabile Partecipazione Marwa Mahmoud: “Vorrei esprimere piena solidarietà al dirigente scolastico che ha deciso, con grande coraggio, di chiudere la scuola il giorno di festa di fine Ramadan. Una scelta di civiltà e di inclusione, una decisione legittima, presa nell’interesse della comunità scolastica. Preoccupano le parole del ministro Valditara che dimostra scarso rispetto dell’autonomia scolastica e poca sensibilità nei confronti di una comunità educante plurale e inclusiva”. Per Elisabetta Piccolotti di Sinistra Italiana, “se insiste a continuare su questa strada Valditara sarà ricordato solamente come il ministro della discriminazione: da una parte”, ricorda, il ministro “progetta classi di soli stranieri, dall’altra perde il controllo se qualcuno gli fa notare che si può venire incontro anche alle esigenze degli altri”.

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La scuola può chiudere per la fine del Ramadan? A Gasparri e Salvini ricordo un decreto

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