Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina che era stato colpito da un malore prima del match con l’Atalanta, è morto. Le condizione del manager viola erano apparse gravissime fin dal suo arrivo in elicottero all’ospedale San Raffaele di Milano. Lunedì la società, con una nota, aveva fatto sapere che Barone era tenuto in vita con un supporto meccanico artificiale. Il dg Viola si era sentito male mentre si trovava in ritiro con la squadra all’hotel Winter Garden vicino all’aeroporto di Orio al Serio. Il 57enne dirigente italo-americano, braccio destro del presidente Rocco Commisso, proprio domani (mercoledì 20 marzo) avrebbe compiuto 58 anni. “Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano”, scrive la Fiorentina nel suo comunicato.

La notizia del malore di Barone è stata uno choc per tutta la squadra e il mondo viola: la partita in programma domenica a Bergamo contro l’Atalanta è stata rinviata. Il tecnico Vincenzo Italiano e i suoi calciatori non si sono mai recati allo stadio, ma sono andati direttamente a far visita al dirigente in ospedale. Al suo fianco fin dal primo momento la moglie Camilla, mentre lunedì sono arrivati i quattro figli di Barone, partiti immediatamente con un volo da New York. Anche il ds Daniele Pradè, insieme ad altri dirigenti, è sempre rimasto al San Raffaele nella speranza di un miglioramento delle condizioni, che purtroppo non si è verificato. Tra l’altro il lutto in casa Fiorentina arriva a meno di due settimane dal sesto anniversario della morte del capitano viola Davide Astori, trovato morto nella sua camera d’albergo dopo un arresto cardiaco prima di una partita contro l’Udinese.

Il comunicato della Fiorentina
Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili”, si legge ancora nel comunicato pubblicato sul sito della Fiorentina. Che poi conclude: “Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto”.

La vita di Joe Barone
Nato a Pozzallo, in Sicilia, ma cresciuto negli Stati Uniti e in particolare a Brooklyn, dove si trasferisce con la famiglia quando ha solo 8 anni. Barone comincia la sua carriera lavorativa in un istituto bancario, una volta terminati gli studi. Sposato con la signora Camilla, insieme avranno 4 figli. Ciò che gli cambia la vita però è l’incontro con Rocco Commisso, con cui Barone inizia a lavorare nell’azienda di quest’ultimo, la Mediacom. Un autentico colpo di fulmine, visto che Barone diventerà il braccio destro del tycoon in ognuna delle sue attività.

Un esempio arriva proprio dal pallone. Barone è grande appassionato di calcio e quando Commisso nel 2017 acquisisce i New York Cosmos, diventa inevitabilmente il vice-presidente del club. Nel 2019 il grande ritorno in Italia: Commisso decide di lanciarsi nell’avventura Fiorentina e Barone diventa il suo uomo ombra nella società, assumendo la carica di direttore generale. Da dg Barone si occupa in particolare del progetto del Viola Park, il nuovo avveniristico centro sportivo della squadra nato alle porte di Firenze, ma senza disdegnare la sua presenza al fianco del ds Pradè nelle trattative di mercato. Barone è sempre presente e aveva deciso di seguire la squadra anche a Bergamo, per mostrare vicinanza a tutto l’ambiente nella sfida delicata contro l’Atalanta.

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