“La risposta non è nel libro di Ainis ma nel cervello di Conte… Se volete vincere, mettevi d’accordo, se volete perdere continuate cosi”. Risponde così Romano Prodi durante la presentazione del libro ‘Capocrazia’ di Michele Ainis con Giuseppe Conte, quando gli viene chiesto della difficoltà nelle alleanze nel centrosinistra e quale sarebbe il suo consiglio. “Noi non esprimiamo dei veti, però è difficile se devi lavorare con dei leader che hanno dichiarato e dichiarano esplicitamente che il loro obiettivo non è una sana competizione ma distruggere il Movimento 5 Stelle” è la replica di Giuseppe Conte a Prodi. “A me dicono che voglio prendere un voto in più del Pd, poi mi dovete spiegare cosa succederebbe se lo prendessimo?” – spiega Conte – In Sardegna abbiamo stravinto con un progetto credibile. Stravinto – ha rivendicato l’ex premier – non di 1600 voti, perché Soru era nel nostro campo e noi siamo partiti azzoppati. In Abruzzo – ha ricordato – mi sono trovato cannoneggiato insieme al M5s, i cittadini come fanno a votare se poi (alcuni alleati, ndr) ti dipingono come la iattura del sistema politico? Non funziona la sommatoria, quello che apparentemente ti viene portato lo perdi. Non abbiamo capibastone sul territorio, il nostro è un voto libero e i cittadini in queste condizioni non vengono a votare”, ha concluso il leader del M5S

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