Il Parlamento della comunità autonoma non approva il bilancio e il governatore della Catalogna, Pere Aragones – del partito indipendentista Erc – ha deciso di anticipare le elezioni regionali, che si sarebbero dovute tenere nel 2025. Si andrà al voto il 12 maggio, come annunciato in conferenza stampa dallo stesso Aragones, quindi dopo quelle nei Paesi Baschi (in programma il 21 aprile) e prima delle europee di giugno. “Come presidente della Catalogna mi assumo la responsabilità dello stop alla legge di bilancio e ho deciso di convocare elezioni”.

Pere Aragones era alla guida della Generalitat de Catalunya ad interim dal settembre 2020 quando ha sostituito il decaduto governatore Quim Torra che era stato inabilitato per “disobbedienza” con una sentenza del Tribunale Supremo spagnolo. Alle elezioni del 14 febbraio del 2021, il suo partito ha superato Junts per Catalunya diventando leader del fronte indipendentista e si è posizionato secondo solo pochi voti dietro ai socialisti. Dopo tre mesi di trattative, a maggio nasce il nuovo governo: c’è la Esquerra Republicana di Aragones insieme a JxC l’altro partito indipendentista dell’ex presidente Carles Puigdemont, con il sostegno esterno dalla Cup, la formazione dell’estrema sinistra separatista e anticapitalista.

Ma oggi il bilancio blocca il governo. Sulla legge il presidente della Generalitat de Catalunya aveva il sostegno del suo partito e di quello socialista, oltre che di una deputata del gruppo misto. Ma si sono opposti i deputati di Em Comun Podem (Podemos). Al centro della polemica il controverso progetto Hard Rock Entertainment World, un maxi complesso con casinò a Tarragona, e il cui ritiro era stato posto da Podemos come condizione per votare a favore della finanziaria.

Aragones ha difeso la legge di bilancio presentata, ha accusato l’opposizione di irresponsabilità, e ha detto di assumersi “la responsabilità di questo blocco”: “Per non dipendere dall’irresponsabilità di coloro che antepongono i loro interessi di partito al Paese, e perché sono convinto che non si possa essere privi di responsabilità o di ambizione, e per continuare a guardare al futuro con tutta la forza di cui hanno bisogno i cittadini catalani, ho deciso di convocare le elezioni per il 12 maggio, affinché la Catalogna possa avere un governo molto più forte“, ha dichiarato il governatore.

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