Lui stesso lo ha definito “un miracolo“. E per una volta non c’è enfasi in questa definizione: il 20enne azzurro Luca Nardi, numero 123 del mondo, ha battuto il serbo Novak Djokovic, numero 1 del tennis, a Indian Wells con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4 dopo due ore e venti minuti. Un’impresa che vale la qualificazione agli ottavi di finale del torneo Atp Masters 1000. Djokovic perde una partita contro un tennista non classificato tra i primi cento del mondo dopo 16 anni, dalla sconfitta contro il sudafricano Kevin Anderson al torneo di Miami del 2008. Un’altra epoca. Mentre Nardi batte il numero 1 al mondo in un torneo che neanche doveva disputare: era stato eliminato all’ultimo turno di qualificazione ed è stato ripescato nel tabellone come lucky loser.

Dopo la vittoria, l’azzurro ha lasciato cadere la racchetta e si è portato le mani al volto quasi incredulo prima di salutare Djokovic a rete. Nardi affronterà mercoledì il 26enne statunitense Tommy Paul, numero 17 del mondo e del seeding. Con questo prestigioso successo Nardi entrerà la prossima settimana tra i primi cento del mondo, comunque vada contro Paul. Il suo nome si aggiunge alla batteria dei giovani italiani, guidati ovviamente da Jannik Sinner, che stanno scalando la classifica mondiale del tennis. E proprio Sinner è stato citato da Nardi a fine partita come una fonti di ispirazione.

Penso sia un miracolo. Io sono un ragazzo di vent’anni numero 100 e passa al mondo che batte Novak Djokovic. È folle”. Queste le parole di Nardi a caldo dopo la vittoria sul numero uno del mondo. “Penso che prima di stasera nessuno mi conoscesse. Spero che il pubblico si sia divertito. Sono davvero felice”, aggiunge il ventenne marchigiano. Poi appunto le frasi su Sinner: “Ho visto tutte le sue partite all’Australian Open. Le sue imprese mi stimolano a fare sempre meglio. Non mi aspettavo di vincere oggi ma do sempre il massimo in ogni allenamento e oggi è successo“.

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Luca Nardi che batte Djokovic, a Indian Wells la favola del “lucky loser”: che cosa significa

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