Nervi tesi in campo subito dopo il triplice fischio del direttore di gara in Lecce-Verona, gara vinta 1-0 dai veneti grazie al gol nel primo tempo di Folorunsho. L’allenatore dei pugliesi Roberto D’Aversa ha rifilato una testata in faccia all’attaccante dell’attaccante dell’Hellas Thomas Henry, poi espulso per proteste.

L’episodio arriva dopo l’ennesimo risultato negativo del club salentino, risucchiato verso i bassifondi della classifica di Serie A dopo un brillante avviso di stagione. E ora la società giallorossa condanna il gesto di D’Aversa con una nota sul proprio sito internet: “Pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport”, si legge.

D’Aversa ha provato a spiegare quanto accaduto parlando di un finale “concitato” nel quale “ci sono state provocazioni”, ma ha ammesso che si tratta di un gesto “non bello da vedere”. Il tecnico ha aggiunto: “La mia intenzione non era di andare contro Henry. Sono entrato in campo per far sì che i miei calciatori non prendessero una squalifica visto che sabato abbiamo un’altra partita importante”, ha detto ai microfoni di Sky Sport.

“Con i dirigenti del Verona ho già parlato, essendo l’allenatore e il padre di tre figli su questo aspetto c’è da scusarsi, è chiaro – ha aggiunto – Se fosse stata un’azione premeditata l’avrei detto, sono andato ad allontanare i miei giocatori, non era mia intenzione andare contro un calciatore avversario, ma gli ultimi 7-8 minuti sono stati una provocazione continua che comunque non giustifica quello che è successo”. Poi è tornato sull’episodio anche con un post su Instagram chiedendo scusa ma respingendo la ricostruzione di una testata: “Sono venuto a contatto testa a testa, ma non l’ho colpito”.

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Il Lecce esonera l’allenatore D’Aversa dopo la testata al giocatore del Verona Henry e la sconfitta casalinga

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