E’ un vecchio artificio della retorica politica, demonizzare l’avversario, ricettacolo di tutti i mali, senza mai nominarlo. Joe Biden lo utilizza, nel discorso sullo stato dell’Unione che pronuncia davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, con inattesa lucidità e ormai rara efficacia. Dietro di lui, la vice-presidente Kamala Harris, accanto allo speaker della Camera, Mike Johnson, assume le funzioni di ‘prima cheerleader’: si alza in piedi a dettare gli applausi dei democratici, ripetuti.

I repubblicani, alcuni dei quali sfidano la ritualità dell’occasione indossando berretti Maga, per lo più contestano e rumoreggiano. Il vero controcanto al presidente lo tenta sui social il loro boss, ma il fact checking in diretta ‘minuto per minuto’ di Donald Trump nasce male: il sistema va in tilt e l’effetto si perde.

Biden ha un asso nella manica e se lo gioca, ma è più d’impatto all’estero che nell’Unione: annuncia la costruzione di un porto temporaneo, al largo delle coste della Striscia di Gaza, per incrementare gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

La banchina offshore sarà costruita da militari statunitensi e consentirà “di alleviare le sofferenze dei civili palestinesi”, molti dei quali muoiono letteralmente di fame. Gli Usa, che dal fine settimana paracadutano aiuti sulla Striscia, dopo la strage del pane del 29 febbraio – oltre cento le vittime -, intensificheranno tutte le forniture di viveri e medicinali. Si calcola che la missione d’emergenza consentirà la consegna dell’equivalente di centinaia di autotreni addizionali d’aiuti umanitari. L’idea di un attracco offshore realizzato da militari statunitensi trova echi positivi in Israele.

L’iniziativa di Biden ha comunque origini e riflessi dalla e sulla politica interna. Il presidente ha appena vinto i caucuses, cioè le assemblee, alle Hawaii, per scegliere i delegati alla convention d’agosto, ma la partecipazione è stata molto bassa e quasi un terzo dei votanti, oltre il 29% – mai così tanti – gli hanno preferito l’opzione “uncommitted”, un modo per esprimere dissenso rispetto alla posizione filo-israeliana degli Stati Uniti nella guerra a Gaza. Con il ponte, Biden recupera, forse, consensi; e conferma la scelta dei due Stati, Israele e Palestina, e la fermezza nel Mar Rosso, contro le punture di spillo degli Huthi.

Usa 2024: discorso sullo stato dell’Unione, l’età delle idee


Il discorso sullo stato dell’Unione, in ‘prime time’ su molte tv, è un rito annuale della politica Usa. Biden parla per oltre un’ora, difende il suo operato su tutti i fronti, propugna la sua candidatura, critica, senza citarlo, il suo predecessore e probabile futuro rivale Donald Trump.

E, riferendosi all’età, tallone d’Achille della sua campagna – ha 81 anni -, Biden dice: “Il problema non è la nostra età, ma quella delle nostre idee“: “La vita mi ha insegnato a scegliere libertà e democrazia, un futuro basato sui valori fondamentali che hanno definito l’America, onestà, correttezza, dignità, uguaglianza, per rispettare tutti, per offrire a tutti una giusta possibilità, per non dare all’odio un porto sicuro. Altri – un riferimento a Trump, ndrhanno la stessa età, ma vedono una storia americana di risentimento, vendetta e punizione. Quello non sono io”.

Biden sottolinea, inoltre, che chi si oppone all’aborto “non ha nessun’idea del potere delle donne”: altro tema di campagna elettorale su cui lui e Trump sono divisi – le deputate democratiche vestono in bianco, il colore della campagna per le libertà riproduttive -. E prova a mettere in evidenza risultati positivi della sua presidenza, specie sul fronte economico, di cui, secondo i sondaggi, l’opinione pubblica gli rende poco merito. Dell’Ucraina, invasa dalla Russia, assicura che “non l’abbandoneremo”, ma insiste che non può difendersi senza gli aiuti americani e occidentali; e denuncia chi subisce la fascinazione del presidente russo Vladimir Putin – cioè Trump, ndr -. Quanto alla Cina, non cerca il conflitto, ma accetta la competizione.

La stampa statunitense mainstream, ma tendenzialmente liberal, dal New York Times alla Cnn passando per il Washington Post e per le maggiori reti televisive generaliste, giudica “vibrante” l’intervento del presidente: meglio del previsto, o del temuto.

Lo stato dell’Unione 2024 risente del clima elettorale e tratteggia una forte e netta contrapposizione tra Biden e Trump, dal rapporto con la Russia alla sanità pubblica, passando per l’insurrezione del 6 gennaio 2021 contro le istituzioni democratiche degli Stati Uniti: in filigrana, c’è sempre il tema di fondo della campagna di Biden, il ritorno di Trump alla presidenza metterebbe a repentaglio la democrazia americana.

Mentre il presidente parla, Truth, il social dove Trump chiosa in diretta il suo discorso, stile ‘botta e risposta’ minuto per minuto, subisce interruzioni intermittenti, forse per un eccesso di contatti. L’app – riferisce chi prova a collegarsi – visualizza un messaggio di errore e la versione desktop non dà accesso ai post in modo continuo. Il magnate addossa a Biden la responsabilità della deflagrazione del Medio Oriente e lo accusa di volere fare entrare nell’Unione “5000 mila migranti al giorno”.

Usa 2024: discorso sullo stato dell’Unione, ospiti e assenti e altre curiosità

Il premier svedese Ulf Kristersson, il cui Paese è appena diventato il 32° membro della Nato, il capo del potente sindacato dell’auto Shawn Fain, e Kate Cox, la donna texana cui è stato negato un aborto d’urgenza per una gravidanza a rischio, sono alcuni degli ospiti – una ventina – di Joe e Jill Biden, nella tribuna d’onore dell’aula della Camera.

Gli ospiti sono ‘testimonial’ delle priorità e dei risultati della presidenza Biden: i diritti riproduttivi, civili e dei lavoratori; il contributo al rimborso dei debiti degli studenti per l’Università; la lotta contro il fentanyl e le armi facili; la difesa del welfare e della sanità; gli interventi su infrastrutture e catene di approvvigionamento, in particolare dell’energia; la lotta al cambiamento climatico.

Sul fronte delle crisi internazionali, spiccano due forfait: Yulia Navalnaya, la vedova dell’oppositore russo Alexiei deceduto in un carcere siberiano, e Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino. Olena non accettava di essere vicina a Yulia, sia pure con Jill in mezzo, perché Navalny giudicava la Crimea russa. Alla fine, nessuna delle due è venuta.

Fra gli ospiti dello speaker della Camera Johnson ci sono i genitori di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal attualmente detenuto in Russia. I repubblicani affidano la replica al discorso di Biden a Katie Britt, 42 anni, dell’Alabama, la più giovane senatrice repubblicana mai eletta. Katie denuncia “una leadership indebolita” (e un po’ incartapecorita, nell’effetto televisivo).

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