“Se la gente avesse memoria storica, ricorderebbe quanto successo 14 anni fa a Panorama, all’epoca diretta da Giorgio Mulè, che oggi mi ha fatto molto ridere quando ho visto che si lamentava della vicenda. Nel 2011 un bravo collega di Panorama fu costretto a patteggiare a seguito di 1380 accessi abusivi effettuati da un sottufficiale della Guardia di Finanza e tutti riguardanti i nemici di Silvio Berlusconi. Questa vicenda è totalmente speculare e analoga”. Sono le parole pronunciate a Tagadà (La7) da Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e condirettore de Il Fatto Quotidiano, a proposito dei presunti 800 accessi abusivi compiuti dal finanziere Pasquale Striano e dal pm Antonio Laudati e delle parole di condanna del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, ex direttore di Panorama (“Indicibile verminaio, non si abbia paura della verità”).

Gomez riepiloga la vicenda, escludendo che si tratti di dossieraggio e osservando: “Non è una cosa bella e non mi riferisco ai giornalisti, perché noi siamo pagati per violare i segreti e quindi per sapere se, ad esempio, un ministro che si occupa di armi abbia ricevuto soldi o meno dalle industrie belliche. Non è bello nel senso che quel sottufficiale avrebbe dovuto mantenere assolutamente il segreto su tutto questo”.
E conclude: “Per noi giornalisti l’unica cosa importante è capire se le notizie sono vere o false. Chi ci dà delle informazioni ha sempre un vantaggio, vale per le conferenze stampa dei carabinieri e per il caso Assange“.

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