“Più di metà degli edifici è stato distrutto, i bombardamenti impediscono la distribuzione di aiuti e l’installazione di apparecchiature mediche. Ci sono persone che non mangiano da decine di giorni, alcuni si alimentano con il mangime per gli animali, anche scaduto. Il sistema sanitario non esiste più e malati e feriti non possono essere curati”. È del deputato Pd Andrea Orlando il primo, drammatico racconto che arriva dalla delegazione di 14 parlamentari dell’opposizione, componenti dell’Intergruppo per la Palestina, volata al Cairo per incontrare i rappresentanti di varie ong – da Oxfam a Medici senza frontiere – attive a Gaza dall’inizio dei bombardamenti israeliani. Dalla capitale egiziana il gruppo partirà per il valico di Rafah (l’accesso sud alla Striscia), dove contano di arrivare martedì mattina. L’obiettivo è duplice, spiegano i parlamentari M5s Stefania Ascari, Carmela Auriemma e Dario Carotenuto: “Scortare convogli umanitari per farli entrare a Gaza e recuperare più informazioni possibili da chi sta operando qui, anche in vista del processo internazionale (contro Israele con l’accusa di genocidio, ndr) pendente davanti al Tribunale dell’Aia. Continuiamo a chiedere che il governo italiano dia seguito alla mozione approvata alla Camera e si impegni attivamente per un cessate il fuoco totale e permanente a Gaza, perché siamo convinti che la pace si costruisca con la pace”, affermano.

La missione è stata promossa dalla Rete Aoi (associazione delle ong italiane) ed è “finalizzata anche a chiedere la liberazione degli ostaggi e il riconoscimento dello Stato di Palestina“: i politici sono accompagnati da giornalisti, operatori umanitari, accademici ed esperti di diritto internazionale. Hanno viaggiato tutti insieme, con un volo di linea a proprie spese. “Il messaggio che si vuole mandare è quello di un cessate il fuoco immediato“, spiega il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano. Un appello che arriva anche dal Papa (“Fermatevi! Non si costruisce così un mondo migliore”) in un altro giorno in cui i palestinesi, però, continuano a morire. In queste ore, a est di Rafah, hanno perso la vita sotto le bombe 25 persone, tra cui sei bambini: si segnalano vittime anche nel campo profughi di Jabalia, a nord di Gaza. “Di fronte a trentamila palestinesi uccisi restare in silenzio e voltarsi dall’altra parte non è più accettabile“, dice il capogruppo pentastellato alla Camera Francesco Silvestri, ringraziando i parlamentari che hanno deciso di partire. Per i dem, oltre a Orlando, ci sono anche Laura Boldrini, Ouidad Bakkali, Sara Ferrari, Valentina Ghio, Rachele Scarpa, Arturo Scotto e Alessandro Zan; per l’Alleanza Verdi e Sinistra, invece, partecipano Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Franco Mari. “Quello che sta avvenendo è un genocidio e per questo siamo voluti venire qui per rappresentare con determinazione la nostra richiesta di pace, un impegno che finora il governo italiano ha disatteso”, affermano.

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