Quindici deputati appartenenti al Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, già membri dell’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Israele e la Palestina, faranno parte della delegazione italiana che partirà in missione dal prossimo 3 al 6 marzo, su iniziativa dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), verso il valico di Rafah, tra l’Egitto e la Striscia di Gaza.

“Chiediamo un ‘Cessate il fuoco‘ immediato e definitivo perché il massacro deve finire, non si può bombardare indiscriminatamente 2,2 milioni di abitanti, questo non è contrasto al terrorismo, questa è la volontà di radere al suolo Gaza ed eliminarne tutta la popolazione”, ha rivendicato la deputata del M5s Stefania Ascari, coordinatrice dell’Intergruppo. La missione italiana, alla quale parteciperanno anche tredici giornaliste e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale, “è la più grande delegazione e iniziativa che la società civile che sta facendo”, ha sottolineato la deputata dem Laura Boldrini. “Non ho mai visto una situazione del genere, Gaza è una trappola di morte, una situazione che non può lasciarci indifferenti”, ha aggiunto la deputata Pd, attaccando il governo Meloni per non aver dato seguito alla mozione dem e votata dalle opposizioni, approvata dalla Camera con l’astensione della maggioranza, che impegnava l’esecutivo a chiedere un ‘Cessate il fuoco’ immediato.

“Il governo non sta facendo assolutamente nulla, nulla è avvenuto in seguito all’approvazione della mozione”, ha aggiunto pure Ascari. E anche Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) si è accodato: “Non può essere che il Parlamento voti un’indicazione e il governo non la applichi. Quello che sta accadendo a Gaza sono atti contro l’umanità. Radere al suolo Gaza, lanciare bombe in un luogo ad altissima densità abitativa come quello della Striscia sono per noi crimini contro l’umanità, vanno perseguiti”.

Oltre ad Ascari, Boldrini e Bonelli faranno parte della delegazione i parlamentari Carmela Auriemma (M5s), Dario Carotenuto (M5s), Arnaldo Lomuti (M5s), Arturo Scotto (Pd), Rachele Scarpa (Pd), Sara Ferrari (Pd), Ouidad Bakkali (Pd), Alessandro Zan (Pd), Andrea Orlando (Pd), Valentina Ghio, Nicola Fratoianni (Avs) e Francesco Mari (Avs).

Non pervenuta invece la maggioranza di centrodestra. Nessuno dei suoi parlamentari fa parte nemmeno dell’Intergruppo. “Abbiamo rivolto l’invito a tutte le forze politiche, ma non ha aderito nessuno. Ma il nostro appello continua”, ha precisato Alfio Nicotra, dell’esecutivo nazionale di Aoi.

Mentre Tina Marinari di Amnesty International Italia ha chiesto chiarezza al governo sulle armi verso Tel Aviv: “Il rapporto di Altraeconomia che riporta dati Istat smentisce il governo e le parole dei ministri Tajani e Crosetto, la vendita di munizioni e armi è continuata anche dopo il 7 ottobre (il giorno dell’attacco di Hamas nel sud di Israele che ha causato 1.200 morti, ndr). Vendere armi a un paese coinvolto in un conflitto viola le leggi italiane e internazionali, a partire dalla legge 185 del 1990. Vogliamo capire come questa vendita sia giustificata”. Sulla questione, ha precisato Ascari (M5s), “attendiamo una risposta dai ministri all’interrogazione parlamentare che abbiamo posto, solleciteremo”.

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