Giovanissime pazienti affette da disturbi borderline della personalità. È il profilo delle presunte vittime di un infermiere 31enne, all’epoca dipendente di una clinica psichiatrica del Ravennate accreditata con il servizio sanitario nazionale, finito in carcere con l’accusa di averne abusato. L’uomo – come riportato dal Resto del Carlino – è stato raggiunto nei giorni scorsi da un’ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari, Corrado Schiaretti, su richiesta del pubblico ministero Stefano Stargiotti.

Venerdì, al netto dell’interrogatorio di garanzia, la difesa ha chiesto una attenuazione della misura restrittiva. Secondo verifiche dei carabinieri, gli abusi si sarebbero verificati tra novembre 2022 e gennaio 2023. In seguito una delle tre vittime aveva fatto partire le indagini raccontando cosa le era, a suo avviso, accaduto (i casi potrebbero allargarsi a cinque). La struttura in via disciplinare aveva deciso di sospendere l’infermiere il quale aveva a sua volta deciso di dimettersi.

Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno permesso di stabilire che tra il novembre del 2022 e il gennaio del 2023 l’uomo avrebbe abusato delle giovani. È stata una delle ragazze a denunciare e successivamente erano emersi gli ulteriori due casi. La struttura ha aperto un procedimento disciplinare sospendendo il dipendente e l’infermiere – dopo aver deciso di dimettersi – ha scelto di intraprendere un percorso terapeutico.

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