Se il buongiorno si vede dal mattino (o dalla serata di Sakhir), allora per la Ferrari non è stato un grande risveglio. Le sensazioni dopo i test di fine febbraio parevano diverse, specie dopo il passo-gara fatto vedere da Sainz nella seconda giornata di prove con le mescole della gara. Ma nel primo GP di stagione in Bahrain, la Ferrari si è dovuta accontentare del terzo posto dello spagnolo (ottimo) e preoccuparsi per i numerosi problemi di bloccaggio in frenata patiti da Leclerc in ingresso curva (specie alla 9 e alla 10), che ha costretto il monegasco a perdere spesso il posteriore in uscita andando in sovrasterzo. Una mazzata morale già in partenza, perché ancora una volta è stato colpito dalla iella come in diverse gare dello scorso campionato. Resta da capire ora se la possibile causa sia il cambio della presa sinistra dei freni operata prima della gara (la brake duct).

Ferrari, passo-gara migliorato. Ma che sofferenza con le Soft – Un peccato per chi sperava in una Ferrari più pimpante, addirittura in lotta per la vittoria contro Verstappen. Una nota positiva comunque c’è: il degrado delle gomme notevolmente migliorato, come dimostrano i dati del passo-gara e le posizioni al traguardo dei due piloti della Rossa. La possibilità di operare stint più lunghi nei GP lascia ben sperare per lottare per tanti podi in stagione, sfruttando le debolezze che sicuramente lascerà Pérez. Il comportamento della SF-24 è però stato alterno: ottimo sulle gomme bianche, come dimostra un Sainz lontano al traguardo di soli 2”4 è stato da Pérez (con le gomme Soft), ma tremendamente sofferente su gomma rossa. Con le prime mescole, la Ferrari si è confermata come seconda forza, con le seconde dietro alla Mercedes di un ottimo Russell, 5° finale dopo essere stato 2°).

La cronaca di gara, Leclerc deluso: “Gara orribile, sono deluso” – Dopo la partenza e i primi bloccaggi, viaggiando sulla’1”36 alto e l’1’37” basso, Leclerc ha iniziato a pattinare subendo così i sorpassi di Pérez (al settimo giro) e per due volte da Sainz, che era finito appena dietro dopo il primo cambio-gomme per passare dalle rosse alle hard. Lentamente il monegasco è crollato nelle prestazioni e mentalmente, iniziando a sbraitare via radio con il suo ingegnere di pista: “Non posso evitarli, ho bloccaggi ovunque” e “La mia macchina va completamente a destra quando freno, così non posso lottare è rischioso”. E per gli amanti della Ferrari è così piombato il gelo all’inizio della gara. Sui social diversi disfattisti hanno già criticato Maranello per la scelta di allontanare Sainz rispetto a Hamilton a fine stagione. Lo spagnolo, da grande sportivo qual è, aveva detto di voler chiudere l’anno alla grande e così sta facendo. Si è preso quello che doveva prendere in fase di sorpasso, ha rischiato un contatto con Leclerc prima di curva 11 e si è avvicinato nell’ultima parte di gara a Pérez, che ha potuto gestire dopo essere passato dalle bianche alle rosse nella seconda sosta. “Il quarto posto non è soddisfacente, una gara orribile — le parole del monegasco — L’impressione è quella di aver guidato male, ho bloccato sempre alle curve 9 e 10. Ho portato la macchina la fine, ma sono deluso. Ero ottimista dentro, avevamo preparato tutto, ma la macchina era inguidabile”.

McLaren e Aston Martin dietro, ora tutti a Jeddah – La prossima tappa è già prossima settimana in Arabia Saudita, a Jeddah, dove sarà una gara differente. Asfalto più liscio e meno abrasivo, curve più veloci. Con una Red Bull così sarà tostissima e la stagione è intanto iniziata come aveva pronosticato Fernando Alonso durante i test: “È già finita prima di cominciare, con 19 piloti su 20 che sanno che sanno di non poter essere campioni”. Chiaro riferimento a Verstappen, che insieme a Sergio Pérez si è preso un uno-due incontrastato come l’anno scorso. Partito in solitaria dopo pochi giri, l’olandese ha amministrato prendendosi il Grande Slam (pole, giro veloce in 1’32”608 e gara condotta sempre in testa) ed è andato sul podio felice come una Pasqua, dopo un venerdì nervoso e un sabato davanti sfruttando la scia di Piastri nel Q3. Il messicano ha invece chiuso secondo, conducendo una gara in rimonta come tante viste lo scorso anno. Meglio sul passo-gara che in qualifica le McLaren: Norris e Piastri hanno chiuso 6° e 8°. Hamilton è arrivato solo 7°. Così così le Aston Martin: Alonso e Stroll sono giunti al traguardo in nona e decima posizione dopo una gara difficile. Nulla a che vedere con l’auto dello scorso anno per lo spagnolo, che sogna la Mercedes nel 2025, quando era subito salito sul podio.

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