Televisione

Amadeus al BSMT: “Chi condurrà Sanremo 2025? Non mi chiederanno un consiglio perché sanno che non glielo darò mai. Mi sono fermato a cinque per rispetto a Baudo e Bongiorno”

L'ex conduttore e direttore artistico risponde con ironia su chi potrebbe prendere il suo posto e traccia un bilancio delle sue cinque edizioni. “Il mio contratto con la Rai scade questa estate, vedremo cosa faremo dopo e cosa succederà”

di Andrea Conti

“Non ci ho pensato chi potrebbe condurre il prossimo Festival di Sanremo 2025 e non mi chiederanno un consiglio e perché sanno che non glielo darò mai”. Così con ironia l’ex conduttore e direttore artistico del Festival al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli. E poi ha aggiunto: “Non lo so chi potrebbe farlo. L’importante che questo qualcuno abbia la benedizione di Pippo Baudo”.

La decisione di fermarsi è stata presa con estrema tranquillità: “Ritenevo al di là degli ascolti che dopo cinque anni fosse giusto fermarsi. Se no fai una cosa e la fai a loop. Non è che ogni anno hai sempre delle idee per trovare una novità per Sanremo perché Sanremo è un evento. Per cinque eventi è andata molto bene, poi c’è sempre un momento per cui ti devi fermare un attimo prima. La decisione l’ho presa al termine dello scorso Festival, ma la decisione è arrivata senza alcun motivo particolare e infatti con lo stesso entusiasmo ho lavorato a quest’ultimo”.

Pippo Baudo e Mike Bongiorno ne hanno fatti cinque di seguito – ha continuato Amadeus – e mi sono fermato. L’idea che io potessi in qualche maniera superarli non mi piaceva. Superare la storia della tv mi sembrava irrispettosa. Per me è già motivo di orgoglio essere inserito nell’elenco della storia del Festival per cinque edizioni condotte consecutivamente con Bongiorno e Baudo”.

Sul futuro ci sono tante idee: “Il mio contratto con la Rai scade questa estate, capiremo quale sarà il mio futuro e vedremo cosa faremo dopo”. Durante il Festival il conduttore aveva anche aggiunto che si sarebbe occupato di studio di nuovi format per sviluppare nuovi show da proporre.

Ma il conduttore di Sanremo può essere affiancato da un direttore artistico? “Penso che ogni direttore artistico debba fare il proprio Festival e lo debba fare a propria immagine e somiglianza, ognuno lo ha adattato a sé. Chi presenta per me deve essere anche direttore artistico. Lo dico senza sembrare modesto il Festival è esistito 69 anni prima di me e ne vivrà altrettanti anche dopo di me. Mi hanno chiesto di fare solo il direttore artistico, ma poi che così ti prendi un problema doppio. Un conto è che fai il direttore artistico di un game o un varietà. Sanremo è tanta roba. Il lavoro del direttore artistico è talmente uguale a quello del conduttore tv che dici: tanto vale che ci vado io a fare la parte più divertente e meno stressante ossia condurre il Festival”.

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