Il furto di una scamorza e sei uova gli è costato il posto di lavoro. La lettera di licenziamento da parte di Pam Panorama, la catena di supermercati per cui l’uomo lavorava da 35 anni (gliene mancano solo quattro per arrivare alla pensione) è stata pubblicata dal Corriere della Sera: “Appare particolarmente grave che Lei abbia deliberatamente prelevato dagli scaffali di vendita alcune referenze per un valore complessivo di 7,05 euro e sia poi uscito dal negozio senza provvedere al pagamento delle stesse”. Un piccolo furto gli è costato “la risoluzione del rapporto di lavoro”, ma ora il sindacato Fisascat Cisl ha annunciato la volontà di impugnare il risarcimento: “In 35 anni di lavoro non ha mai ricevuto un richiamo, l’azienda ha mostrato poca sensibilità“.

Il direttore interessato ammette il furto della scamorza e delle uova, ma lo definisce un “gesto disperato” che è “motivato dalla fame, arrivo a fine mese con 200 euro sul conto, e da una difficile situazione in famiglia”. Il lavoratore ha presentato le sue scuse, riportate sempre dal Corriere: “Sono consapevole dell’errore commesso. Vivo una situazione privata ed economica ai limite del sostenibile, che non giustifica quanto accaduto ma mi ha portato a commettere quanto contestato”. E Matteo Rossi di Fisascat Cisl commenta: “Fino a che punto siamo persone o numeri per le aziende?”. “L’amarezza – prosegue parlando al quotidiano di via Solferino – è la mancanza di riconoscenza che è totalmente mancata, una vita di sacrifici distrutta per 7 euro”. Poi conclude: “Andremo avanti, non ci fermiamo davanti a questa vera ingiustizia in difesa della sua dignità di uomo prima e lavoratore dopo”.

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