A Benevento i consiglieri comunali moltiplicano sedute e commissioni retribuite col gettone da quasi 43 euro, si collegano col telefonino dal mare, leggono atti già resi noti il giorno prima con un comunicato e passano all’incasso: così possono raggiungere la fatidica soglia dei 2mila euro al mese. Tra il 20 e il 21 luglio 2023, per esempio, un consigliere di maggioranza ha partecipato al consiglio comunale dalla spiaggia in Albania. Il giorno dopo, 21 luglio, era ancora al mare (infatti il 22 pubblica la foto sul suo profilo Facebook) e partecipa da remoto a due commissioni: dalle 9 alle 10 a quella congiunta Ambiente-Partecipate; dalle 11 alle 12 a quella Servizi Sociali. Deve essere stata una fatica, dall’ombrellone. Dal verbale non risultano suoi interventi, ma ha impegnato il cellulare per due ore: 86 euro.

Quello del consigliere Luigi Scarinzi, eletto con la lista Sannio Libero, è solo un esempio. Tabelle e statistiche raccontano un’attività frenetica, degna di un mini-parlamento. E’ la risposta in salsa beneventana alla finanziaria 2022 del governo Draghi che ha dato il via libera agli aumenti delle indennità per gli amministratori locali, spalancando nuove opportunità. Ci riferiamo in particolare alle indennità dei consiglieri comunali, peraltro a carico dell’ente locale e non dello Stato, a differenza di sindaci e assessori. Che per un ente dissestato, come quello guidato dal sindaco Clemente Mastella, incidono per 350mila euro in un anno.

Cosa fatta capo ha: pagati a gettone di presenza, pur di strappare il traguardo del 25% dell’indennità del sindaco, e quindi sfiorare quei 2000 euro al mese che per il 2023 la legge ha consentito, a Benevento avrebbero moltiplicato il numero delle sedute delle commissioni consiliari. Fino a distribuire ai 33 consiglieri un totale di 8.477 gettoni dal valore di 42,90 euro, in media 273 all’anno per ogni consigliere. I dati emergono da uno studio in via di pubblicazione dell’associazione Altrabenevento, che ilfattoquotidiano.it ha visionato in anteprima.

Una decina di consiglieri ha abbondantemente superato la media. Primo Antonio Picariello, in assoluto il più presente, consigliere di maggioranza del gruppo Noi Sanniti per Mastella e presidente della Commissione Pics (Programmi Integrati Città Sostenibile) che l’anno scorso ha partecipato a 13 consigli comunali e 603 commissioni con un picco di 67 nel mese di marzo, in media 3 per ogni giorno lavorativo. Ha percepito in un anno 23.102 euro. Picariello è dipendente Acer (ex Iacp) che gli paga lo stipendio intero anche quando è assente, praticamente quasi tutti i giorni, per consigli e commissioni.

Al secondo posto nella graduatoria dei più gettonati, c’è Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione eletta con una lista di destra (Prima Benevento), che ha percepito 22.800 euro per 585 gettoni con un picco di 60 nel mese di luglio. Ma è avvocato libero professionista e quindi senza stipendio fisso e datore di lavoro al quale giustificare le assenze. Subito dopo il consigliere Scarinzi: 22.686 euro e 577 presenze in consiglio o commissione, picco di 57 a febbraio. Anche Scarinzi è dipendente pubblico, dirigente della Asl che lo paga per intero quando è impegnato per l’attività istituzionale al Comune di Benevento. Poi c’è Antonio Capuano, di maggioranza (Insieme per Benevento), libero professionista, 22.244 euro per la partecipazione a 567 tra consigli e commissioni, picco di 62 a marzo. Quinto è Angelo Miceli, avvocato libero professionista, consigliere di opposizione di Alternativa per Benevento, 22.241 euro, 542 gettoni, picco di 60 a marzo. Altri tre – Rosario Guerra della lista Mastella, Adele De Mercurio di Essere democratici e Giovanni Zanone di Meglio Noi – hanno superato i 20mila euro per oltre 500 gettoni di presenza. Sono in fondo alla graduatoria, invece, i consiglieri Gerardo Giorgione del gruppo misto, Luigia Piccaluga di Centro Democratico, Annalisa Tomaciello di Benevento Bellissima e Angelo Moretti di Civico 22 che hanno partecipato a meno di cento sedute di consiglio o commissione in un anno.

Per consentire ad almeno un terzo dei consiglieri beneventani di partecipare a 2 commissioni al giorno, la durata di ogni seduta è necessariamente contenuta. In genere durano, da verbale, 45 minuti ma in realtà molto meno, per il gettone di 43 euro. In pratica un euro al minuto, roba che chi fa il tifo per il salario minimo se la sogna. Quindi si discute di tutto ma per poco tempo. Più della metà dei consiglieri partecipa on line da cellulare. Molte commissioni sono solo informative, per ricevere notizie che si potrebbero fornire via mail. Ci si aggiorna spesso. Così il numero delle commissioni cresce notevolmente e pure i gettoni pagati.

Ecco ad esempio la Commissione per i progetti Pics finanziati dalla Regione Campania. E’ stata presieduta, fino alla fine 2023, da Picariello, il record man dei gettonati. In genere sono state sedute molto veloci. Vediamone alcune.

4 agosto 2023. Presenti in 12. Fisicamente in 2: Picariello e Rosario Guerra; Da remoto, col cellulare: Capuano, De Mercurio, De Stasio, Fioretti, Greco, Iannelli, Scarinzi, Sguera, Miceli, Zanone. La seduta è convocata per le ore 9. Il presidente Picariello comunica in 16 parole – sì, 16 parole – a cosa sarà destinata la struttura di assistenza Casa di Jonas. La riunione termina alle 9,45. Questa informazione che poteva dare con un messaggio, è costata al Comune euro 42,90 euro a testa per 12 consiglieri. Totale: 515 euro.

16 novembre 2023. Presenti fisicamente 3, da remoto in 7. Seduta convocata alle 16, termina alle 16,45. Il presidente Picariello legge una breve nota dell’ufficio tecnico che poteva anche inviare direttamente ai consiglieri. Costo per il Comune: euro 42,90 a testa per 10 consiglieri: Totale: 429 euro.

17 novembre 2023. Presenti fisicamente in 2, da remoto in 9. Seduta convocata per le ore 10 dura 40 minuti (sulla carta). Il presidente comunica la presunta fine di lavori di un impianto sportivo. Costo 515 euro.

Un altro caso di informazione costosissima è quella data dalla commissione Cultura del 23 giugno 2023 convocata per le 10. Presenti fisicamente in 4, da remoto sono collegati in 9. La presidente e l’assessore (entrambi da remoto) illustrano il programma di una manifestazione prevista il 28 giugno. La stessa informazione, con le stesse parole, era stata data alla città, quindi pure ai consiglieri, il giorno prima con un comunicato ufficiale del Comune. Costo per le casse comunali: 557 euro.

E da gennaio 2024 la torta lieviterà: il gettone rimane di 42,90 euro ma il tetto massimo sale da 2.002 ero del 2023 a 2.451. “Ci vorranno 57 gettoni al mese per percepire questa cifra e quindi si troveranno altri argomenti di discussione e le sedute dureranno ancora meno – secondo Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento – aumenteranno pure le assenze dei consiglieri che hanno un lavoro dipendente, pagate per intero dai datori di lavoro ma quasi sempre assenti”. Vedremo.

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