Altre medaglie per l’Italia ai mondiali di nuoto in corso a Doha, in Qatar. Dopo l’argento nei 100 Nicolò Martinenghi si piazza secondo anche nei 50 rana. L’azzurro ha nuotato in 26″39, battuto solo dall’australiano Sam Williamson, che l’ha preceduto per appena sette centesimi. Bronzo allo statunitense Nic Fink (26″49). Simone Cerasuolo, l’altro azzurro impegnato in finale, si è piazzato sesto in 26″93. Secondo gradino del podio anche per Alberto Razzetti nei 200 farfalla. L’azzurro ha nuotato in 1’54″65, cedendo solo negli ultimi metri al giapponese Tomoru Honda, oro in 1’53″88. Bronzo all’austriaco Martin Espernberger (1’55″16). Per l’Italia si tratta del primo podio di sempre in un mondiale in questa gara, mentre per Razzetti si tratta del primo podio iridato in carriera. Gregorio Paltrinieri ha invece vinto la medaglia di bronzo negli 800 stile libero. In testa alla gara dai 350 fino ai 700 metri, è stato battuto dall’irlandese Daniel Wiffen, oro in 7’40″94, e dall’australiano Elijah Winnington, che l’ha bruciato negli ultimi metri soffiandogli l’argento per appena tre centesimi. Settima piazza per Luca De Tullio, l’altro azzurro in finale, che ha nuotato in 7’49″79.Il medagliere azzurro segna al momento due ori, otto argenti e due bronzi. L’Italia è quinta dopo Cina, Australia, Stati Uniti e Olanda.

Sia soddisfazione che qualche rammarico nelle dichiarazioni di chi è andato medaglia. “È da un po’ di anni che ho voglia di vincere i 50, mi manca sempre qualche centesimo, alla fine diventerò miliardario…”, scherza Martinenghi. “Sono contentissimo, ho fatto tanti errori, non ho preso un’ottima partenza e ho fatto un arrivo non perfetto, ma i 50 sono così, non esiste mai la gara perfetta – ha proseguito – Ho fatto una delle gare più belle di sempre nei 50, tornare a fare 26″30 mi dà molta fiducia. Ho un pò di amaro in bocca non lo nego, speriamo di tornare a sognare l’oro in questa gara”. “Mi sentivo molto bene in acqua, anche prima della gara avevo zero ansie – ha concluso – Ero molto contento”.

“Peccato, ero vicino al secondo posto. Poi non cambia più di tanto fare secondo o terzo, avevo visto che lui (Winnington, ndr) stava salendo forte. Io ero un po’ “morto” in fondo, mi è mancata la chiusura, però è stata una bella gara”, ha detto Paltrinieri ai microfoni di Rai Sport. “Non guardo più di tanto a medaglia sì o medaglia no, sono alla ricerca di emozioni vere, quando faccio gare del genere mi emoziono come se fosse la prima volta – ha ammesso l’azzurro – Una volta ci sarei rimasto peggio, adesso voglio solo provare quella sensazione. Mi sento veramente vivo quando parto così, in palio c’è molto di più. Mi scatta qualcosa dentro che è bellissimo e che cerco di ritrovare gara dopo gara. Oggi cercavo una bella sensazione e una bella emozione“. Domani la nazionale di pallanuoto maschile si gioca contro la Spagna l’accesso alla finale.

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