La foga congratularsi con il Comune guidato da una leghista per la vittoria (ma prima della designazione ufficiale), ha provocato critiche e polemiche tanto che i sindaci finalisti chiedono al ministero della Cultura “la sospensione in autotutela della procedura di proclamazione” della Capitale del libro 2024. Il protagonista del “pasticcio” è il senatore e sottosegretario del Carroccio Claudio Durigon che venerdì 9 febbraio ha pensato bene di complimentarsi con la città calabrese di Taurianova, dopo aver appreso la notizia dallo stesso sindaco Roy Biasi, per il traguardo raggiunto: “Una bellissima notizia, un segnale positivo di riscatto per tutta la Calabria”, ha detto Durigon. Peccato però che l’ufficializzazione della scelta della nuova Capitale del libro sia arrivata solo oggi, cioè quattro giorni dopo l’annuncio del leghista.

Una circostanza che ha portato le altre quattro città finaliste del concorso Capitale italiana del Libro 2024 (Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito) a esprimere “perplessità” e a sollevare “dubbi sulla regolarità del concorso”. Per questo i sindaci dei Comuni finalisti del bando da 500 mila euro hanno inviato una nota al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano chiedendo di “preservare la trasparenza, l’imparzialità e l’integrità del concorso nel rispetto delle normative previste dalla legge”. E le richieste sono: un incontro urgente con il ministro e la sospensione in autotutela della procedura di proclamazione. “Una richiesta – scrivono i sindaci – motivata dalla necessità di garantire la riservatezza degli atti istruttori, inclusi i verbali della commissione (presieduta da Pierfranco Bruni) fino alla pubblicazione ufficiale del decreto e della delibera del Consiglio dei ministri”. “Confidiamo – concludono – che il ministro recepirà la richiesta, assicurando il rispetto delle regole e dei principi che regolamentano il concorso”.

Fonti del ministero si affrettano a dichiarare agli organi di stampa che la commissione aveva decretato già nel pomeriggio del 9 febbraio Taurianova Capitale del libro 2024 e la notizia informale è trapelata arrivando fino al sindaco della cittadina e quindi poi a Durigon. Dichiarazioni che però non chiudono la polemica. “Il Ministro Sangiuliano dovrebbe fare chiarezza, a maggior ragione dopo i dubbi sollevati dalle altre città candidate: il fatto che il sottosegretario abbia annunciato la designazione di Taurianova come vincitrice, basandosi su un’anticipazione del sindaco del Comune, in assenza di una dichiarazione ufficiale del Ministero della Cultura, fa emergere dubbi sulla regolarità del concorso. Riteniamo sia dovere del Ministro fare piena chiarezza sulla validità del processo decisionale e garantire l’integrità e la trasparenza del concorso che le anticipazioni del sottosegretario mettono a rischio”, affermano i componenti Pd della Commissione cultura della Camera dei Deputati.

Ma le polemiche non fermano le dichiarazioni festanti degli esponenti della Lega. A partire dal leader Matteo Salvini: “Voglio complimentarmi con il sindaco leghista di Taurianova Roy Biasi e tutta l’amministrazione per l’importante traguardo conseguito. Diventare la Capitale del Libro 2024 per la cittadina della Piana di Gioia Tauro può solo significare crescita e ulteriore sviluppo turistico e culturale”, ha commentato il vicepremier. “La scelta ricaduta su Taurianova da parte della Giuria ha di sicuro più fattori di merito, ma il più rilevante non può che essere quello legato al valore del riscatto di un territorio sulla criminalità“, ha aggiunto la sottosegretaria alla Cultura della Lega Lucia Borgonzoni.

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