La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris rilancia la sua candidatura per il dopo Biden. In un’intervista al Wall Street Journal si dice pronta a “servire” come leader. “Sono pronta, non c’è dubbio”, assicura la vice. L’intervista, pubblicata oggi, è stata realizzata due giorni prima che venisse reso noto il rapporto del procuratore speciale Robert Hur in cui Biden viene descritto come un’anziano con poca memoria. Domenica un sondaggio di Abc-Ipsos ha mostrato come l’86% degli americani consideri Joe Biden troppo anziano per un secondo mandato mentre per il 62% Donald Trump è troppo anziano per essere presidente. Un’altra rilevazione del Financial Times mette in evidenza come Donald Trump sia considerato più affidabile dell’attuale inquilino della Casa Bianca sull’economia: l’ex presidente ha ben 11 punti di vantaggio (42% contro il 31%) su Biden sul fronte economico.

Sviluppi che stanno portando alla luce del sole il lavorio in corso nel partito democratico per cercare un candidato al posto del presidente in carica. Negli ultimi mesi la Casa Bianca ha cercato di rilanciare l’immagine di Harris che, nei sondaggi, registra performance peggiori di Biden. Figlia di immigrati indiani e giamaicano, la vicepresidente ha 59 anni e, come ricorda il quotidiano, negli ultimi mesi ha assunto via via più responsabilità pubbliche. È diventata la principale portavoce della posizione della Casa Bianca in difesa del diritto all’aborto ed ora svolge un ruolo chiave nella gestione della guerra in corso in Palestina. Harris, si è unita a Biden negli appelli al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e spinge l’amministrazione ad esprimere maggior vicinanza alle istanze dei palestinesi.

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