A pochi mesi dalle elezioni Europee, continuano le manovre della destra a Bruxelles. Mentre si lavora all’ingresso di Viktor Orban nella famiglia dei Conservatori e riformisti, arriva la notizia che per la compagine del leader di estrema destra Eric Zemmour l’operazione si è già realizzata. Il gruppo, di cui è presidente Giorgia Meloni, ha infatti inglobato Nicolas Bay, l’unico eurodeputato di Reconquete!, il partito a cui ha aderito anche Marion Marechal (nipote di Marine Le Pen). “Con Meloni abbiamo una visione comune nella lotta all’immigrazione clandestina. Ecr è la nostra famiglia naturale”, ha detto da Strasburgo la stessa Marechal rimarcando la comune “lotta alla propaganda Lgbt e woke”.

L’ingresso di Reconquete! in Ecr fa rumore, non solo in Europa. Va infatti a confermare un trend di Fdi, quello dell’allargamento alle destre considerate a Bruxelles più estreme. Ed è un trend che non piace ai Popolari. Manfred Weber, su un eventuale ingresso di Orban in Ecr, ha già inviato un chiaro messaggio alla premier italiana. L’adesione del partito di Zemmour, nelle file del Ppe, viene interpretata con maggior distacco. Fonti parlamentari popolari, dopo l’iniziale, indispettita, sorpresa, hanno sottolineato come l’ingresso di Reconquete! sia avvenuto nel gruppo e non nel partito di Ecr. Ipotizzando, e forse anche augurandosi, un coinvolgimento non diretto di Meloni.

Il tema è che Eric Zemmour, la cui famiglia è di origine ebreo-algerina, è un leader considerato esponente dell’estrema destra e già propugnatore delle teorie su una presunta sostituzione etnica in arrivo (usate più volte anche da esponenti Fdi). Negli ultimi anni ha collezionato decine e decine di polemiche e alcune condanne per diffamazione, l’ultima delle quali arrivata proprio nelle scorse ore. Nel 2021 è arrivato a dire che “l’Italia del Nord sarebbe dovuta essere francese”. E che “non c’è differenza tra Milano e Nizza”. Un episodio che Pd, Iv e M5s non hanno mancato di sottolineare. “Con Zemmour Fdi diventa Fratelli di Francia”; hanno attaccato i pentastellati. Mentre dal Pd, la vice presidente del Pe Pina Picierno, non ha esitato a bollare il francese come “un personaggio anti-semita e molto discutibile”. “Sono attacchi ignoranti, hanno solo timore che la destra di Meloni non sia più aggirabile”, è la difesa di Fdi.

Eppure, l’ingresso di Reconquete! potrebbe avere luci e ombre per la premier. Da un lato aumenta le chance che Ecr corra per essere il terzo gruppo della futura legislatura. Subito sotto i Socialisti ma sopra Renew. “Noi dialoghiamo con alcune delegazioni di Id e di Renew, ma non con Afd e macroniani”, è la linea tracciata da Procaccini. Una linea che delimiterebbe un campo largo della destra, al fianco del Ppe nel sostegno ad un secondo mandato Ursula von der Leyen. “Ma la presidente della Commissione cosa pensa della sua amica Meloni che abbraccia Zemmour?”, è la domanda che Picierno ha lanciato e che potrebbe interpretare i dubbi che, nel centrodestra moderato, potrebbero sorgere sul percorso politico di Meloni. Dubbi che la compagine di Renew, praticamente il primo concorrente di Ecr alle Europee, mostra di non avere. “Con il benvenuto a Reconquete! i Conservatori si escludono dai negoziati politici”, è l’avvertimento dei liberali. Ma il timore dell’onda estremista, tra i centristi, non fa che avanzare. E la “chiamata alle armi” dai Socialisti a Renew, è considerata una necessità.

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