Adescavano uomini online e poi li ricattavano minacciando di divulgare foto e video intimi. L’obiettivo era estorcere denaro grazie alle piattaforme di incontri erotici. Le donne, infatti, dopo le prime conversazioni e il successivo invio di materiale intimo, chiedevano agli avventori delle piattaforme ingenti somme di denaro. La minaccia? Rendere pubblico il materiale scambiato, foto e video compresi. Per questo motivo una donna è finita ai domiciliari e per un’altra è scattato l’obbligo di firma: l’accusa è estorsione a sfondo sessuale e circonvenzione d’incapaci. Disposto anche un sequestro preventivo di 130.500 euro. Le indagini soni state condotte dai carabinieri di Casalpusterlengo con il coordinamento della Procura di Lodi.

Dalle indagini è emerso un sistema illecito riconducibile al fenomeno del ”sextortion”, letteralmente tradotto in italiano come ‘estorsione sessuale’ o ‘minaccia sessuale’: forme di ricatto ed estorsioni realizzate su internet utilizzando materiale multimediale a carattere sessuale come forma di coercizione psicologica. Le due persone indagate, infatti, attraverso inganni, ricatti e minacce di divulgazione hanno nel tempo costretto più di 10 uomini, non residenti nel lodigiano, a inviare, attraverso canali finanziari, rilevanti somme di denaro. Dopo le perquisizioni sono stati sequestrati anche il 50% del valore di un’unità immobiliare (per l’importo di 50.000 euro), un’autovettura di grossa cilindrata (del valore di 40.000 euro) e disponibilità finanziarie giacenti presso vari istituti di credito. Sono stati sequestrati anche diversi dispositivi elettronici.

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