Si può parlare effettivamente di un vero e proprio corteggiamento. Sì, perché da anni ormai, e non è un mistero, il pilota inglese e la squadra di Maranello si sono sempre cercati, in tempi e momenti diversi senza però incontrarsi. A volte è stato Hamilton a lanciare messaggi ammicchevoli alla Ferrari, altre volte è stata la Ferrari stessa che ha ammesso di apprezzare l’inglese proprio per stessa ammissione del suo Presidente John Elkann. Rincorrersi senza mai trovarsi, sempre legati l’uno e l’altra, dai relativi “matrimoni”. Ora però le strade si sono avvicinate e unite.

Dal 2025 infatti Hamilton sarà un pilota Ferrari. Non nascondo però che tutto questa operazione solleva qualche dubbio e perplessità. Qual è il ragionamento e la logica utilizzata dai vertici della Rossa? Si offre un contratto pluriennale a Leclerc, segno chiaro della volontà di voler puntare su di lui in futuro per poi affiancarlo con un “pluridecorato” sette volte campione del mondo? E ora chi sarà il primo pilota?

La storia della Formula 1 insegna che “due galli nello stesso pollaio” non ha mai portato molta fortuna. Senza scomodare Senna e Prost, per non parlare di Hamilton stesso e Alonso in McLaren o come quando – proprio in Ferrari – la disputa Vettel-Leclerc portò ad uno scontro tra i due ad Interlagos in Brasile.

Quale ratio quindi? Un ritorno di immagine? Convincere i migliori tecnici sulla piazza ad approdare a Maranello? E a quale costo? Nel 1996 l’Avvocato Gianni Agnelli rispose ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse il costo dell’ingaggio del tedesco: “Non ci è costato certamente un tozzo di pane”… e anche questa volta c’è il sospetto che la cifra possa essere da capogiro.

L’inglese aveva un contratto che gli garantiva, a fine carriera, un futuro da “ambassador” Mercedes nel mondo, e convincerlo non sarà stato facile. Non solo dal punto di vista economico ma anche tecnico. Un sei volte campione del mondo legato a vita con Mercedes avrà preteso garanzie. E queste credo siano arrivate, altrimenti, diciamolo chiaramente, tutto ciò sarebbe semplicemente folle.

E qui arrivo ad una riflessione fatta con un amico e noto giornalista: come avrà preso la notizia il mitologico Toto Wolff? Non sarei proprio così sicuro che si sia attapirato, perché tutto potrebbe far pensare che l’arrivo del pilota inglese possa essere solo l’inizio di un lungo travaso di manager e tecnici e che quindi giustificherebbe la decisone di approdare a Maranello e vestirsi di rosso. Il futuro forse più che rosso appare finalmente un po’ più roseo.

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