Nuovo attacco della Lega su Ilaria Salis, la 39-enne milanese detenuta in Ungheria, stavolta a L’aria che tira (La7). Nonostante in mattinata l’avvocato della donna, Eugenio Losco, abbia chiarito all’Ansa che Salis è stata assolta in relazione all’episodio dell’aggressione al gazebo della Lega nel 2017, il deputato della Lega Igor Iezzi insiste con le stesse argomentazioni, rendendosi protagonista di una vivace querelle con il parlamentare del M5s Francesco Silvestri.
Iezzi, benché il conduttore David Parenzo gli ripeta che da quel procedimento penale Salis è stata assolta, continua a menzionare la citazione del pm, che parla di ‘recidività’: “Stiamo parlando di una persona che il weekend è abituata ad andare a minare le persone che non sono d’accordo con lei”.
Insorge Silvestri: “Ma se uno danneggia un banchetto del M5s, io voglio che venga trattato come Ilaria Salis? Che c’entra?”.

Parenzo chiede al leghista perché per la destra Orban rappresenta un modello. Piccata la risposta di Iezzi: “Non è un modello per noi, ma per gli ungheresi, visto che continuano a dare la maggioranza a Orban. Quindi, evidentemente quello che voi raccontate su Orban non è proprio così vero. Poi io mi fido molto di più degli ungheresi che dei giornalisti. Adesso si punta tutto sulle immagini di Ilaria Salis per attaccare Orban, però non stiamo parlando di una santa. Anzi“.
Silvestri obietta che sul garantismo molti parlamentari hanno due pesi e due misure: “Su Ilaria Salis si dice ‘eh, non è una santa’, però poi coi colletti bianchi tutt’altro tipo di atteggiamento. Sleghiamo le condizioni di detenzione di Ilaria Salis da quello che lei può aver fatto o non fatto. Ricordo inoltre che dal palco di Atreju, nel 2019, Orban venne descritto come un faro per l’Europa. Quindi, è un dato politico che per la premier Orban sia un faro in Europa”.

Iezzi, che poco prima aveva confessato che stava per andare a prendere un caffè “per lavoro”, replica: “Adesso spiego lo spiego al collega del M5s che giustamente un ragionamento complesso non riesce a comprenderlo“.
“Iezzi, vai a prendere il caffè – ribatte Silvestri – Anzi, prenditi una camomilla. Sei tu che non riesci a parlare in maniera comprensibile. E non offendere”.
“Siamo in un luogo democratico”, rilancia il leghista.
“Sì, anche educato – risponde Silvestri – Parla senza offendere e cerca di usare toni civili“.

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