Rallentare o sospendere la fornitura di alcune armi offensive a Israele per cercare di convincere il governo Benjamin Netanyahu a ridurre l’offensiva militare a Gaza. L’amministrazione Biden starebbe valutando questa opzione secondo quanto riporta Nbc News citando tre dirigenti americani e un ex. Si tratta comunque di una valutazione, viene precisato, perché – al momento – nessuna decisione è sta presa. Passano poche ore e la stessa Casa Bianca smentisce questa ricostruzione.

Secondo la Nbc il Pentagono, proprio su ordine della Casa Bianca, avrebbe già esaminato quali armi richieste da Israele potrebbero essere utilizzate come leva per fare pressione su Netanyahu. L’attenzione sarebbe concentrata sui proiettili di artiglieria da 155 mm sui Joint Direct Attack Munition (Jdam) che sono sistemi in grado di trasformare bombe a caduta libera in bombe guidate di precisione. L’amministrazione, sempre secondo Nbc News, si starebbe concentrando sull’equipaggiamento militare offensivo nella revisione di ciò che potrebbe eventualmente trattenere o ritardare.

“Israele ha il diritto e l’obbligo di difendersi dalla minaccia di Hamas, rispettando il diritto umanitario internazionale e proteggendo le vite dei civili, e restiamo impegnati a sostenere Israele nella sua lotta contro Hamas. Lo facciamo dal 7 ottobre e continueremo a farlo. Non c’è stato alcun cambiamento nella nostra politica”, ha detto un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca replicando alle ricostruzioni della testata americana. Fino a oggi comunque a nulla sono servite le dichiarazioni di Joe Biden e degli altri esponenti dell’amministrazione Usa per convincere Netanyahu a cambiare tattica a Gaza cercando di ridurre il numero di vittime civili.

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