“La procura non ti dice mai che cosa stia avvenendo però so che sta lavorando mi hanno detto che Luciani che è il magistrato che se ne sta occupando sta lavorando parecchio”. Lo dice Pietro Orlandi a margine del sit-in in corso sotto il palazzo di giustizia per tenere alta l’attenzione sul caso della sorella Emanuela cittadina vaticana, scomparsa nel giugno del 1983 a Roma. Domani Emanuela compirebbe 56 anni e “un regalo” per lei domani, sarebbe per il fratello Pietro che “papa Francesco alzasse un po’ la voce, in fondo l’ha chiesta lei questa inchiesta”. Orlandi si dice poi “dispiaciuto” per le recenti dichiarazioni del promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi: ” l’ultima uscita di Diddi – ha detto – mi è un po’ dispiaciuta, magari voleva intendere altro, lui ha detto che c’è la volontà di indagare ma che non ci sono limiti di tempo, e dopo tutti questi anni sentirsi dire una frase del genere, dopo quarant’anni non puoi dirmi che non hai limiti di tempo”.

“Sulla commissione, mi stanno garantendo tutti che entro gennaio presenteranno tutti i nomi dei componenti, qualcuno dei partiti già lo ha fatto, le lettere sono state inviate sia da Fontana sia da La Russa, io mi auguro che entro gennaio siano tutti presentati e che a febbraio possa partire”. Dice poi a proposito della Commissione d’inchiesta bicamerale sulla scomparsa della sorella e di Mirella Gregori.

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