“Molte famiglie italiane si sono trovate nella condizione di decidere se riscaldarsi oppure sottoporsi a bollette drammatiche. In alcuni casi le imprese, piccoli e medi artigiani, si sono trovati nella condizione di dover decidere se licenziare e mandare in cassa integrazione perché il fatturato era minore della bolletta energetica. Purtroppo il prezzo del gas sceso sul mercato non è sceso nelle bollette”. Così in Aula alla Camera, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra è tornato a parlare di extraprofitti delle aziende energetiche, accusando il governo di non aver agito, tollerando il mancato pagamento degli extraprofitti.

“Se un cittadino non paga le tasse, l’Agenzia delle Entrate bussa alla sua porta, non si capisce la ragione per cui ci sia questa discriminazione inaccettabile per cui queste grandi aziende non hanno dovuto pagare e lo Stato è stato supino“, ha spiegato Bonelli, evidenziando che dei 70 miliardi di extraprofitti delle società energetiche, oggi le aziende “ne restituiscono all’Italia 6 miliardi”, cioè “molto meno del 10% di quello che hanno incassato in questi anni”. “Questo dimostra non solo un’ingiustizia sociale ma anche un mancato intervento dello Stato in un settore così critico. Il governo ha adottato un approccio complice, tollerando il mancato pagamento della tassa sugli extraprofitti”, ha aggiunto ancora.

“Questi sono numeri che sanciscono una iniquità sociale, un’ingiustizia sociale che pagano i cittadini italiani”, ha concluso.

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