Supersportiva da 1.000 cavalli; i cordoli di un circuito; poca esperienza di guida in pista. Una combinazione che farebbe tremare i polsi a molti automobilisti. E se fosse l’automobile stessa a suggerire come comportarsi alla guida per tirar fuori il meglio dal pilota, per abbassare i tempi sul giro e riportare a casa, intere, le natiche? Una realtà non troppo a venire…

Già, perché al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas – una delle più importanti fiere al mondo dell’elettronica di consumo – la casa del Toro ha presentato “Telemetry X”, innovativo concept di connettività per la pista, applicabile alla futura gamma di supersportive di Sant’Agata Bolognese. Una tecnologia che sfrutta tre sistemi sviluppati in sinergia con Accenture: il Real Time Remote Garage, un coach da remoto in tempo reale, il Biometric Data System, rilevamento di dati biometrici, e il Digital Co-Pilot, un vero e proprio copilota digitale.

“Nel prossimo futuro le nostre supersportive offriranno sempre più non solo emozioni ma esperienze immersive di guida”, ha spiegato in una nota ufficiale Stephan Winkelmann, Ceo di Automobili Lamborghini: “Telemetry X è una perfetta anticipazione dei servizi connessi che i nostri clienti potranno vivere tra pochi anni”. Più nel dettaglio, il Remote Garage è un’applicazione web che consente, grazie alla tecnologia 5G, di avere sempre a disposizione, in tempo reale, le registrazioni video delle proprie performance in pista e la relativa telemetria (una sorta di scatola nera dell’auto che registra tutti i comandi impartiti al veicolo).

Immagini e dati possono essere monitorati live da un coach, che può trovarsi in qualsiasi parte del mondo, per dare al pilota-cliente riscontri e suggerimenti non solo dopo ma anche durante la sessione di guida. “La filosofia del Remote Garage è dunque quella di offrire un’esperienza in pista ancora più completa e coinvolgente e al tempo stesso di migliorare le proprie performance e il fun to drive attraverso un approccio semplice e immediato”, spiegano da Lamborghini.

Il Biometric Data System rileva alcuni dati biometrici del pilota, tra cui la frequenza cardiaca e il livello di stress, per consentire un più approfondito monitoraggio della performance e fornire riferimenti utili su come perfezionare il proprio training. “Entrambi i sistemi lavorano in sinergia col Digital Co-Pilot, l’assistente vocale proattivo che, comparando sia i dati biometrici sia i dati vettura, dà feedback al pilota durante la guida in pista”, dicono da Sant’Agata Bolognese: “Il copilota digitale analizza, ad esempio, i tempi sul giro e fornisce indicazioni utili per migliorare traiettorie e punti di frenata, così come informazioni sulle prestazioni della vettura in pista”.

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