Gli impianti di risalita sulle piste da sci di Cervinia sono stati presi di mira con un’azione di sabotaggio. Ad essere danneggiato è stato il cavo in acciaio della seggiovia di Cielo Alto, il responsabile dell’azione non è stato ancora identificato. Il danno è stato scoperto dalla società che gestisce il comprensorio, la Cervino spa che ha presentato una denuncia ai carabinieri. Si tratta già del terzo episodio in pochi anni. I militari dell’Arma sono al lavoro per risalire a un possibile identikit degli autori del gesto, oltre che al movente. La procura di Aosta, diretta da Luca Ceccanti, ha aperto un fascicolo. Al momento l’ipotesi di reato formulata è di danneggiamento e gli inquirenti procedono a carico di ignoti.

La seggiovia biposto di Cielo Alto è stata costruita nel 1972 ed è in grado di trasportare oltre 1.000 persone all’ora. La stazione di partenza si trova a 2.105 metri: l’impianto consente di superare un dislivello di 369 metri e una distanza di poco più di un chilometro. Secondo una prima ricostruzione, usando probabilmente un flessibile a batteria, è stato scheggiato il cavo d’acciaio della seggiovia biposto. Risultano danneggiate due delle sei sezioni circolari della fune. Nel giorno dell’Epifania era regolarmente in funzione e nella giornata successiva a Cervinia tutti gli impianti sono stati chiusi a causa del vento forte in quota. Il problema è stato scoperto ieri mattina, con i controlli pre-apertura, e la seggiovia è stata chiusa.

“Fortunatamente, grazie ai nostri protocolli di sicurezza, prima di mettere in esercizio la seggiovia, facciamo i nostri controlli, e ci siamo accorti di questo danneggiamento. Nel giro di poco tempo cercheremo di sistemarla e metterla in funzione il prima possibile” afferma Federico Maquignaz, amministratore delegato e presidente della Cervino spa.

Foto di archivio

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