Scintille a Otto e mezzo (La7) tra la giornalista di Libero Brunella Bolloli e Pier Luigi Bersani sulla commemorazione neofascista di Acca Larentia, avvenuta a Roma nel pomeriggio di domenica 7 gennaio per ricordare tre militanti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978.
La conduttrice Lilli Gruber chiede a Bersani se a riguardo Giorgia Meloni dovrebbe dire qualcosa. Lapidaria la risposta dell’ex ministro: “Ma cosa vuole che dica? Starà zitta o minimizzerà. Meloni dovrebbe fare sicuramente qualcosa, ma fare qualcosa, per lei e per tutto il suo giro, è come levarsi la pelle, perché stiamo parlando del loro dna. Avevano l’occasione di levarsi la pelle appena arrivati al governo e la stanno perdendo”.

Bersani spiega che la commemorazione dei tre militanti è legittima, ma in questo caso si è trattato di una “adunata militare fascista”. E critica tutta la politica per non aver applicato rigorosamente la legge Scelba e la legge Mancino: “Si è sempre pensato di poter assorbire via via queste estremizzazioni anche per via di una intellighenzia che ha sempre banalizzato questi episodi, dicendo che si tratta di 4 sfigati. No, eh. Perché poi se non ci pensa la politica, qualche matto che crede di poterci pensare lui c’è sempre. Conosciamo l’Italia, no? Attenzione. Fermiamola questa cosa qui“.

Dissente Bolloli che attacca le opposizioni: “Meloni tace perché non ha nessun tipo di legame con questi personaggi, non è una cosa che riguarda lei, né Fratelli d’Italia. Le stesse immagini che adesso stanno facendo discutere le abbiamo viste anche negli altri anni, quando c’era Conte o Draghi – continua – Il problema qui è la sinistra che cavalca questa cosa. Il governo Meloni non c’entra niente con questi qua. Ma come pensano di fare un’opposizione concreta che interessa alla gente?”.
Non ci sta Bersani: “Se volete farmi parlare del governo Meloni, io non parto da questa vicenda, ma dal fatto che qui l’Italia sta andando nei guai e che stiamo prendendo una strada sbagliata”.
“Lo dica alla Schlein“, ribatte Bolloli.

L’ex segretario del Pd replica: “Non mi si venga a dire che questa adunata è come quella degli altri anni, perché anche quando si facevano queste cose, su cui indubitabilmente non si è intervenuti con l’applicazione della legge Scelba, c’era la condanna e c’erano le interpellanze. Le forze politiche parlavano, dal Pd al M5s“.
E conclude: “Lei dice che la Meloni tace perché non c’entra. E c’entra per caso con la Ferragni? Oh, ragazzi, la Meloni parla di quello che vuole lei, non di quello che succede in Italia. Lei fa benissimo il mestiere che faceva prima, cioè la capa politica, ma oggi non ha uno straccio di idea di come affrontare i problemi reali di questo paese”.

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