“È evidente che questa manifestazione sia in palese contrasto con la legge Scelba del ’52“. A dirlo è il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, che ha deciso di non restare in silenzio di fronte quanto accaduto alla commemorazione per le vittime della strage di Acca Larentia, dove centinaia di militanti hanno fatto il saluto romano gridando “Presente”.

“Mi ha colpito che non ci siano state né azioni repressive né preventive nei confronti di una manifestazione di tipo neofascista sostanzialmente annunciata – continua Pagliarulo – Quindi chiedo a Piantedosi perché non è stato fatto nulla per impedire la manifestazione? Perché nel corso della manifestazione non sono stati identificati i responsabili di un palese reato in violazione della legge Scelba?”. Sottolineando di aver visto che Tajani ha preso le distanze, il presidente dell’Anpi rimarca: “Non ho letto che la premier abbia preso le distanze, né posso dimenticare che a più di un anno dall’inizio del suo governo non ha mai pronunciato la parola antifascista o la parola antifascismo e questo un fatto significativo perché si lega a tante piccole manifestazioni implicite o esplicite di tanti piccoli personaggi del nuovo governo o del partito di maggioranza che direttamente o indirettamente si rimandano al ventennio”.

“Eventi come quello di ieri – secondo Pagliarulo – confermano che c’è un problema di autoritarismo. Se metto insieme questa cosa e tante altre ho un quadro di una società che si tende a fare autoritaria, è il caso di parlare di allarme democratico”.

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