Abbiamo chiesto ai nostri utenti sostenitori (se vuoi diventarlo, informati qui) di immaginare il 2024, un’impresa davvero ardua. Abbiamo ricevuto le vostre lettere, un insieme di speranze e auspici da cui emergono quelle che considerate le priorità per il Paese e per il mondo intero. Dalla lotta all’evasione fiscale, alla povertà, dal clima alle necessarie trattative per una pace duratura, nei vostri pensieri c’è un’agenda che i governi potrebbero prendere a riferimento. Non nascondete un certo pessimismo, come è inevitabile considerando i fatti di cronaca dei primi giorni dell’anno, ma ciò che spesso ribadite è la necessità di un’informazione libera e indipendente che vi aiuti nella comprensione dei fatti.

A ilfattoquotidiano.it ci proveremo anche quest’anno e, come ha spiegato il direttore Peter Gomez nel suo blog, “Il nostro compito è quello di rendere noto ciò che qualcuno vuole che non si sappia. Di essere, se è il caso, scomodi e urticanti. Di dire quello che gli altri troppo spesso non dicono”. Restateci vicini, avremo bisogno del vostro sostegno e delle vostre idee.

Ecco la raccolta dei vostri messaggi.

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Da Angelo: “Lottiamo contro l’evasione fiscale”
Una Vera e Dura lotta all’evasione fiscale DEVE essere effettuata dal governo. Il cashback aveva creato le condizioni minime per iniziarla ma subito il governo Draghi (sostenuto dal M5S) l’ha eliminato. Non è sostenibile una nazione che va avanti grazie al 50% dei cittadini che pagano le tasse ed assicurano i servizi sanitari e sociali agli altri.

Da Romina Mandolini: “Ci vogliono nuovi cittadini”
La nostra meravigliosa Costituzione e le innumerevole Carte dei Diritti sono “fari” capaci di traghettarci fuori da questa oscurità ma per la riuscita di questa trasformazione la partecipazione attiva è imprescindibile al pari dei molti doveri civici e morali in capo ai cittadini. Armi, armature e scudi di cui munirsi per l’unica guerra che valga la pena combattere, quella contro la barbarie della coscienza che partorisce i vermi della guerra, della sopraffazione e della crudeltà erette a valori. Non c’è più molto tempo.

Da Susanna Stacchini: “Per il 2024 auguro di ritrovare l’indignazione”
Auguro a tutti indistintamente di risvegliarsi dal torpore in cui siamo gradualmente finiti. Inebetiti da un’informazione faziosa e parziale, che troppo di frequente, evita di andare a fondo delle questioni, per timore di scomodare tizio o caio. Intontiti da un’informazione che sceglie di non informare, non fornendo alla gente, strumenti utili a sviluppare una sana capacità critica. Così ci siamo ritrovati sempre meno reattivi e sempre più assuefatti al peggio. Ed è proprio in uno scenario così desolante, che per il nuovo anno, auguro di ritrovare la gioia dell’indignazione.

Da Luigi Sarto: “Sprechiamo cibo e creiamo affamati”
Considerando il comportamento dei governi e della gente in questi ultimi anni e dell’ultimo dell’anno, penso proprio che andremo sempre peggio. Abbiamo già cominciato con l’aumento vertiginoso dei prezzi sia del cibo, che continuiamo a buttare nell’immondizia o sprecare o distruggere creando affamati, sia dell’energia a causa delle guerre, vedi la nostra in Ucraina con l’invio di armi e le sanzioni alla Russia. Tutta l’Africa e altri Paesi poveri si stanno spostando in Europa e nessuno li fermerà. Potrebbe essere l’inizio di uno sconvolgimento mondiale con fame e miseria. Denaro, oro e pietre preziose non si mangiano.

Da Lanfranco: “Il 2024? Voglio essere ottimista… sarà un disastro”
Abito a 800 mt sul livello del mare e due giorni fa ero fuori in t-shirt… a dicembre. Il bosco intorno a casa mia è secco, la terra assetata si apre di crepe come le labbra dei dannati danteschi. Quando l’Uomo comincerà a smettere di cercare in cielo risposte da esseri immaginari e comincerà a guardare per terra e a curare le ferite della nostra unica Madre, forse… forse, qualcosa cambierà in meglio.

Da Eleonora Padovani: “Immagino il 2024 con rassegnato ottimismo”
Immaginare il 2024 con pessimismo e sconforto non migliorerà le cose. Nelson Mandela sovvertì le sorti del Sudafrica dal carcere con lungimiranza e generosità. Mi accontento, per ora, di un rassegnato ottimismo.

Da Michele Ricchiuti: “A fine anno i nodi verranno al pettine”
Penso che il 2024 procederà sulla falsa riga del 2023 fino a quando, a fine anno, i nodi verranno al pettine quando si dovrà decidere la manovra finanziaria senza indebitarsi ulteriormente: forse allora gli elettori della signora Meloni capiranno che non porterà alcunché di buono all’Italia se non smantellare progressivamente lo stato sociale, lo stato di diritto, la poca libera informazione rimasta e aumentare a dismisura le differenze tra ricchi e poveri! Con queste prospettive faccio fatica ad avere fiducia nel futuro: mi dispiace per le nuove generazioni!

Da Adriana Re: “Una speranza: ribelliamoci”
Vorrei che i governanti venissero scelti per capacità, competenza, onestà e che si attivassero per applicare la Costituzione a difesa dei diritti dei cittadini ma anche dei doveri visto che le leggi non vengono rispettate in primis da chi sta in alto. Vorrei che l’informazione fosse libera, competente e anche oggettiva… Quando vi leggo o sento la tv mi arrabbio per il sonnambulismo degli italiani che accettano tutto e non si ribellano perché “tanto non cambia niente ” o peggio “a me non mi tocca”. La democrazia partecipativa potrebbe essere una strada? Spero ogni giorno che qualcosa cambi, magari nel 2024!

Da Francesca: “La vedo buia…”
Ho paura di esprimermi, mi sento particolarmente pessimista pur essendo di base tutt’altro . Non vedo un buon futuro e men che meno un anno a venire migliore. Stanno succedendo cose che qualche anno fa avrei considerato pura fantasia: guerre di religione e a sfondo razzista ( la razza è una sola: umana), superproduzione di armi e quindi necessariamente esigono guerre, uccisione di donne come fossero mosche, aumento della povertà con tanto di insulti per la condizione da parte di faccendieri super danarosi e da politici, aumento della povertà tra i lavoratori e nelle famiglie con figli, privazione di diritti, non ultima la legge bavaglio…

Mi fermo, ho mal di stomaco e nausea. Soluzioni? Non ne ho, auspico solo un ritorno ad elezioni politiche serie, possibilmente anticipate in modo da limitare danni di questo governo di incompetenti, serietà, onestà… utopia la mia? Si, è possibile ma non fa danni. Buon lavoro FQ!

Da Giulio: “Caro 2024, sii prudente”
Caro anno nuovo, cosa vieni a fare in questo mondo?
Sii prudente:
– tieni gli occhi chiusi, non guardarti intorno, vedresti troppe persone sofferenti, schiacciate da altre persone che vogliono tutto per sé
– tieni le orecchie chiuse, per non sentire il rumore delle esplosioni
– tieni il naso chiuso, per non respirare quest’aria inquinata…
O forse no: sei giovane, hai tante energie, devi solo spenderle bene. Ci vogliamo dare delle priorità?

Da Roberto Manelli: “Mantenere la salute mentale”
Il mio proposito principale per il 2024 è di non ascoltare più alcun telegiornale generalista. Li ritengo di qualità pessima, passi per i 3 Rai e 3 Mediaset dove la cosa è esplicita, ma anche La7 e Sky sono indegni. La cosa che più odio è il “panino”: quell’accozzaglia di nomi e frasi senza senso che si piazza in mezzo al tg con la scusa di descrivere la situazione politica. Mi blocca la digestione e non voglio più ascoltarla. L’informazione con fatica la si deve cercare sul Fatto, sui canali indipendenti e sui pochi giornalisti degni di questo nome. Abbonato da sempre, per favore resistete.

Da Italo: “Vorrei, ma non posso essere ottimista”
Mi sembra che gli italiani siano da un lato troppo superficiali, ossia creduloni o disinteressati riguardo le persone a cui abbiamo delegato la gestione del nostro Paese, e dall’altro talmente sfiduciati che non votano più. Ci vorrebbe più informazione onesta e ben fatta attraverso tutti i canali televisivi, radio e stampa, ma questo pare impossibile perché dietro i media ci sono sempre interessi particolari che spingono nella loro direzione.

Penso che il 2024 non sarà un anno migliore del 2023 e le guerre saranno più che mai attive perché svolgono un importante ruolo economico e politico, i media continueranno a tutelare gli interessi del “padrone”, la sanità sarà sempre più privata, l’economia sempre più strozzina e i deboli sempre più emarginati.

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