È Faslii Qibini il primo latitante arrestato nel 2024 dai Carabinieri del Comando provinciale di Napoli ricercato per traffico internazionale di droga. Sulla testa del 64enne di origini albanesi ricercato da anni, pende una condanna definitiva di oltre 22 anni di reclusione.

L’uomo è considerato un broker del narcotraffico trans-frontaliero. Secondo gli investigatori avrebbe gestito e mediato il traffico di eroina tra il suo paese d’origine, la Grecia, la Turchia e l’Italia meridionale, dove faceva affari con il clan Di Lauro e poi con i Nardielli, gruppo criminale del versante oplontino.

Poi una lunga latitanza, dichiarata nel lontano aprile del 2011 quando evase dagli arresti domiciliari facendo perdere le proprie tracce. Senza mai un passo falso, lontano dai riflettori, è stato cercato per oltre 12 anni, fino a venerdì 5 gennaio, quando Qibini passeggiava in corso Secondigliano ignaro di essere circondato.

Non una casualità a costargli le manette, ma il monitoraggio delle abitudini della sua famiglia. Verosimilmente lontano dall’Italia, il 64enne non ha rinunciato alle festività natalizie per riabbracciare moglie e figlio. Ha badato a evitare la strada e di farsi vedere in giro, ma l’evidente incremento dei volumi della spesa familiare ha acceso i riflettori dei carabinieri.

Durante le festività moglie e figlio, non fumatori, si sono fermati in tabaccheria a comprare le sigarette. Così i militari hanno intensificato le osservazioni e presidiato il quartiere con sempre maggiore attenzione. Poi Qibini ha pensato di andare direttamente dal tabaccaio. I carabinieri lo hanno accerchiato e arrestato e l’uomo ora si trova nel carcere di Secondigliano.

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