“Salvini vuole il Tav e il Ponte sullo Stretto. Due opere che usano soldi pubblici per devastare i territori mentre le priorità sono altre”. Lo dicono le attiviste e gli attivisti del movimento No Tav che questa mattina si sono dati appuntamento in Valsusa per contestare la visita al cantiere Tav del vicepremier e leader leghista. “Una giornata storica” ha detto Salvini che ha annunciato il passaggio del primo treno della linea nel 2032. “Ma questi annunci ci sembrano una farsa – dicono i No Tav che da oltre trent’anni lottano contro la grande opera – abbiamo visto passare 19 governi ma non è stato fatto ancora nulla”. E la Valsusa continua ad essere “militarizzata” come denunciano i No Tav. “Sembra di stare in guerra – racconta una delle veterane della lotta, Marisa Meyer, che abita proprio a Chiomonte – ma è una guerra che lo Stato ha dichiarato alla nostra comunità quando ha deciso di occupare il nostro territorio. Dunque non ce ne dobbiamo andare noi, ma loro”.

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