Il numero di pazienti positivi al Sars-CoV-2 ricoverati negli ospedali italiani è in crescita per la quinta settimana di fila. È quanto emerge dalla rilevazione sulle strutturesentinella” aderenti alla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), nelle quali, negli ultimi sette giorni, l’aumento di ricoverati Covid è stato del 15,4%. Al momento il trend non sta interessando le terapie intensive, in cui si trova solo il 4% del totale degli ospedalizzati.

Il 77% dei pazienti positivi è ricoverato “con Covid“, cioè si trova in ospedale per altre cause, senza sintomi rilevanti riferibili all’infezione. Il 23% invece è ricoverato “per Covid“, con sindromi respiratorie e polmonari dovute al virus: nel 90% dei casi, però, presentano anche altre patologie (comorbidità) che aggravano il quadro clinico. L’età media complessiva è di 76 anni. I dati dell’ultima settimana raccontano un raddoppio dei casi negli ospedali e nei reparti pediatrici (in particolare nella fascia d’età tra zero e quattro anni), anche se i numeri assoluti sono ancora piuttosto bassi e non ci sono bambini ricoverati in terapia intensiva.

“Si conferma, così come ci aspettavamo, l’incremento costante dei ricoveri, senza particolari criticità sugli ospedali, che segue l’aumento della circolazione del virus di queste ultime settimane”, commenta il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore. “Non cambia la categoria più colpita, ovvero gli anziani con altre patologie che necessitano di ricovero in ospedale. Purtroppo, è necessario sottolineare che nonostante siano chiare le indicazioni di rischio, è tuttavia diminuito il numero delle somministrazioni di vaccino anti-Covid effettuate nell’ultima settimana”.

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