È stato un buco nell’acqua il concorso di educazione motoria alla primaria che si è svolto nei giorni scorsi: su 22.586 candidati, soltanto il 7% pari a 1.492 persone sono stati ammessi alla prova orale. Dato per scontato che quest’ultimi supereranno il colloquio, restano vacanti 248 cattedre. A fare questa denuncia è il Comitato italiano scienze motorie, promotore della Legge 234 del 30 dicembre 2021 che prevede il progressivo inserimento alle “elementari” di docenti “professionisti” fino ad arrivare alla copertura totale di 7.500 posti per tutto il ciclo della primaria.

Una sfida che deve fare i conti con la mancata preparazione di chi ambisce a questo ruolo: “Le domande che vengono elaborate da un’apposita commissione – spiega a Ilfattoquotidiano.it, il presidente del Comitato, Daniele Iacò – nominata dal ministero dell’Istruzione e del Merito erano inappropriate per il livello di conoscenza di molti aspiranti. Il programma del concorso era noto da mesi ma molte persone hanno studiato in maniera non adeguata. Va detto con franchezza che oggi la preparazione universitaria non è sempre adeguata tant’è che i risultati del concorso sono differenti da regione a regione”.

In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Molise e Umbria i posti a bando sono stati coperti, mentre in regioni come il Veneto restano scoperte 50 posizioni, in Piemonte 35 e ben 148 in Lombardia. Non solo. A detta di Iacò molti candidati hanno raccontato sui social alcuni casi di scorrettezza nel concorso: “È assurdo. Chi ha segnalato che ci son state persone che hanno copiato o usato il cellulare, aveva tutti gli strumenti per fare una denuncia. Non serve a nulla parlarne su Facebook”. Resta il problema. Quest’anno, alla primaria, sono entrati in classe i primi insegnanti “specializzati” nelle classi quinte ma l’anno prossimo serve un contingente per le quarte.

Iacò, in queste ore, sta provando a cercare una soluzione per garantire da settembre il numero adeguato di docenti chiedendo la procedura di ammissione con riserva alla prova orale per tutti i candidati che abbiano totalizzato un punteggio uguale o superiore a 64/100. Il valore minino per essere ammessi, infatti, è 70/100 ma il Comitato italiano scienze motorie chiede uno “scorrimento”. Il presidente ha scritto al ministro Giuseppe Valditara ed è in contatto con il segretario particolare del dicastero di viale Trastevere: “L’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria ha finalmente trovato piena attuazione con il primo concorso ordinario per 1.740 posti disponibili, impegnando oltre 22.500 aspiranti docenti – si legge nella lettera – alle prove scritte svolte in tutta Italia il 15 dicembre scorso”.

Quindi si legge di una “limitata pertinenza dei quesiti” rispetto alla specifica materia che porta Iacò ad “affermare con certezza che il numero totale di candidati ad aver superato la prova scritta con un punteggio uguale o superiore a 70/100 risulta addirittura inferiore al numero di posti disponibili”. Alla luce di ciò: “Chiediamo di voler attivare gli uffici competenti per consentire l’ammissione con riserva alla prova orale, di tutti i candidati che abbiano totalizzato un punteggio uguale o superiore a 64/100, consentendo così la copertura del fabbisogno del personale”. Un’agevolazione da mettere in campo una volta che chi ha superato il limite minimo abbia fatto l’orale. Ora la palla passa al ministero che a breve dovrà risolvere la questione.

Articolo Precedente

Dubito che il piano Valditara per l’affettività funzioni: la scuola deve tornare ‘del territorio’

next
Articolo Successivo

Lombardia, la protesta degli universitari: “Da Regione 12 milioni di tagli indiscriminati a borse di studio e sussidi per le residenze”

next