“È un ponte che unisce che non unisce Messina a Villa San Giovanni, unisce Palermo, Roma, Milano, Berlino, Stoccolma ed il resto del mondo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando del ponte sullo Stretto alla presentazione del volume Fatti per unire. Il ministro, durante il suo intervento, liquida così il duro comunicato del consiglio regionale siciliano e della forte irritazione del presidente Rednato Schifani. “Sul ponte che unisce Sicilia e Calabria – ha aggiunto- anche mia figlia che è in prima media può intuire che è il ponte degli italiani e che una piccola fiche la devono mettere Sicilia e Calabria, è normale”. Salvini poi ha lasciato Palazzo Barberini senza rispondere dire alle domande dei cronisti.

Arrivando alla festa di Atreju a Roma, i presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto getta acqua sul fuoco e rivela che “Salvini aveva parlato con Schifani e con me. Schifani si era detto disponibile ad investire prima un miliardo dei Fondi di Coesione e Sviluppo e poi 1,3 miliardi. Leggo oggi che Schifani conferma la sua prima previsione di spesa. Io ho offerto la disponibilità per 200 milioni del Fsc in ragione del fatto che la Calabria ha meno fondi e che il Ponte è molto più importante per la Sicilia che per la Calabria – conclude – spero il Ponte si faccia, costa 13 miliardi”. Stanziare Fondi di Coesione Sviluppo per il ponte è uno scippo di risorse per altre necessità del Sud? “Il sud ha bisogno di infrastrutture – afferma Occhiuto – non trovo niente di strano che per un decimo Sicilia e Calabria contribuiscano per la realizzazione del ponte a condizione che il governo queste risorse le faccia recuperare, finanziando altre strutture mai finanziate nel corso degli anni passati”.

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