Il “preoccupante aggravamento” della carenza di personale, sia per quanto riguarda i pm sia gli amministrativi, “è tale da lasciare temere, con un elevato grado di probabilità, che in Procura possa finire per risultare del tutto pregiudicata, con il rischio di effettiva paralisi, l’imprescindibile prestazione di supporto alla attività dei magistrati e l’erogazione dei servizi all’utenza”, con effetti negativi anche sulle indagini e sui processi. Lo scrive il procuratore di Milano Marcello Viola nel nuovo progetto organizzativo dell’ufficio, una circolare interna di settanta pagine, che è già entrata in vigore ma dovrà passare al vaglio prima del Consiglio giudiziario e poi del Consiglio superiore della magistratura per l’approvazione.

In particolare, si legge nel documento, il tasso di scopertura apparente del personale di magistratura è del 18%, ma quello effettivo (che considera anche le assenze temporanee dovute a malattie, maternità e applicazioni temporanee in altre sedi) supera il 22%. I sostituti procuratori mancanti sono 18, gli aggiunti due su otto (scopertura del 25%). “Disastrosa e drammatica“, invece, viene definita la situazione sul fronte amministrativo. La scopertura media è del 24%, “con significative criticità” legate ad alcune figure: -70% di autisti, -54% di cancellieri esperti, -43% di ausiliari, -40% di dirigenti. Peraltro, sottolinea Viola, Milano resta spesso una “sede di passaggio” per i dipendenti e anzi i neo-assunti spesso rifiutano il posto per il costo della vita elevato se rapportato allo stipendio medio.

La situazione, riassume il procuratore, “è tale da ingenerare forti preoccupazioni, essendo concreto il pericolo di non poter garantire neppure a livelli minimi l’assolvimento delle funzioni istituzionali“. Il rischio, in sintesi, è che la Procura possa finire col garantire – a fatica – solo udienze e turni urgenze: così, scrive, “a soffrire saranno le indagini a cui possiamo destinare sempre meno personale. Non vogliamo lamentarci, da parte nostra ogni giorno c’è l’impegno totale a cercare soluzioni, ma ci sono difficoltà effettive”, aggiunge Viola, affermando di “confidare nel Csm” per la copertura di almeno dieci dei 18 posti da sostituto procuratore vacanti.

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