“Come definirei la destra che è emersa nella convention di Identità e Democrazia organizzata da Salvini a Firenze? In termini brutali, inquietante. Fino a che punto può arrivare una destra destra? Sul palco di Firenze erano presenti dei neonazisti. Sono passati 80 anni circa dalla fine della guerra, ma che ci si possa alleare con dei neonazisti è una cosa impensabile”. Così a Otto e mezzo (La7) Corrado Augias definisce la destra euroscettica e sovranista radunata dal leader della Lega Matteo Salvini nel summit di Identità e Democrazia a Firenze.

E spiega: “Siccome Salvini è un uomo politicamente rozzo ma che ha un piano in testa, ci si chiede quale sia questo piano, mentre peraltro va dicendo che è amico di Israele. La mia idea è questa: Salvini, che è un politico grossolano e che taglia dritto a costo di contraddirsi e di fare figuracce, vuole con la sua politica esasperata di destra destra – continua – impedire alla Meloni di fare un passaggio verso una posizione di destra moderata di tipo europeo, come poteva essere quella della Thatcher o della Merkel. E così tiene a bagnomaria la Meloni, nella posizione in cui si trova oggi”.

“Ma Giorgia Meloni vuole fare davvero questo passo?”, chiede la conduttrice Lilli Gruber.
“La mia ipotesi – risponde Augias – è che lei lo farebbe, se ci fossero le condizioni di minimo rischio, cioè perdere una parte dell’elettorato. E Salvini sta lì proprio per ricordarle che, se lei facesse quel passo, perderebbe una parte consistente del suo elettorato, pronto a passare con lui”.

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