Javier Milei, il nuovo presidente dell’Argentina, a una settimana dall’insediamento sta completando le nomine del nuovo governo, che iniziano già a far discutere a livello internazionale. Oltre ad aver designato come capo dell’Avvocatura dello Stato, il massimo ufficio legale nazionale, Rodolfo Barra, un ex neo-nazista, alla guida del Ministero dell’istruzione verrà nominata Sandra Pettovello, figura centrale del partito La Libertad Avanza. Nella squadra di Pettovello figura anche María Eleonora Urrutia, un’esponente dell’estrema destra sposata con Hernán Büchi, un economista ex ministro delle Finanze di Augusto Pinochet in Cile. Entrambi i nomi della coppia comparivano nell’inchiesta “Panama Papers” tra chi nascondeva fortune in paradisi fiscali.

A sorpresa venerdì scorso Milei ha confermato di aver assegnato l’incarico a Barra, decisione che ha generato l’immediata reazione del Forum argentino contro l’Antisemitismo (Faca) e della Delegazione delle associazioni israelite argentine (Daia) e polemiche a livello internazionale. La carriera di Barra ai vertici della politica e della giustizia argentina risale agli anni ’90, quando con la presidenza di Carlos Menem fu prima membro della Corte suprema, e poi Ministro della Giustizia fra il 1994 e il 1996, incarico durante il quale fu costretto alle dimissioni dopo essere stato denunciato come membro del Movimento nazionalista Tacuara, un movimento argentino di estrema destra, peronista ortodosso e fascista. A causa delle sue posizioni politiche, negli anni successivi Barra assunse incarichi solo nel settore privato, operando fra l’altro come consulente della compagnia Aeropuertos Argentina 2000, controllata da Eduardo Eurnekian.

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