La strana coppia si parla per ore, fitto-fitto, in vista delle Europee. Sarà questione di vera convergenza o di “disperazione elettorale”, fatto sta che l’ex rottamatore Matteo Renzi ora abbraccia uno dei più longevi politici italiani, Clemente Mastella. E al termine del faccia a faccia trapela una situazione tutta rose e fiori: definire una strategia comune per la realizzazione di un’area di centro che, a giudizio di entrambi, è “fondamentale e necessaria per la democrazia italiana senza porre alcun veto per chi ha la stessa idea e volontà”.

Dopo la rottura definitiva con Azione di Carlo Calenda, adesso il leader di Italia Viva strizza l’occhio al segretario nazionale di Noi di Centro e sindaco di Benevento. La finalità, manco a dirlo, è quella di ricerca sponde per rimpolpare il ‘centrino’ dopo il naufragio, in una valle di screzi e insulti, dell’autoproclamatosi Terzo Polo. E però le esigenze elettorali sono lì, sull’uscio, quando mancano ormai poco più di sette mesi all’Europee dove, neanche un anno fa, Renzi si diceva certo Italia Viva sarebbe stato il primo partito e Giorgia Meloni sarebbe stata spedita a casa dagli italiani.

Ora invece l’ex presidente del Consiglio si arrabatta alla disperata ricerca di partner per racimolare un numero di voti che gli permetta di superare con ragionevole certezza la soglia di sbarramento, fissata al 4%. Una percentuale che, stando alle intenzioni di voto rilevate nei sondaggi, i renziani faticherebbero e non poco a scavallare. Ecco allora ecco torna di moda anche Mastella. E pensare che un anno e mezzo fa, Gennaro Migliore così rispondeva a Il Mattino in un’intervista che campeggia ancora sul sito del partito: “Mastella? Noi siamo veri riformatori”.

Adesso invece, lo certifica Mastella, c’è “una manifestazione reciproca d’interesse” ed “entrambi ci siamo trovati d’accordo sull’idea del Centro”. In sostanza: “Ora parte un percorso per mettere assieme e chiamare a raccolta tutti quelli che si riconoscono nella tradizione popolare, liberale”. Un progetto aperto, sottolinea il sindaco di Benevento: “Da oggi parte questo percorso che è aperto a tutti”. Ma non si tratta di un nuovo partito: “Non è io che confluisco in Italia Viva. Lo schema è quello della Margherita”.

Articolo Precedente

Balneari, passo in avanti nella procedura di infrazione: la Commissione Ue pronta a inviare a Roma la lettera per contestare la violazione

next
Articolo Successivo

Ken Loach allo Spin Time occupato: “La destra usa l’immigrazione per dividerci, teme la forza dei lavoratori”

next