Aldo Bet, ex calciatore e allenatore, è morto domenica a Varese all’età di 74 anni. Negli Anni 70 incarnò alla perfezione il ruolo dello stopper, legando la sua carriera al Milan: 144 presenze in sette anni, coronati con la vittoria dello Scudetto della prima stella nella stagione 1981-82. Proprio il club rossonero lo ha ricordato con un messaggio sui social: “Una maglia cucita addosso per sempre, una stella accolta e salutata con commozione. Muro difensivo e cuore dolce, Aldo Bet. Ti ricorderemo sempre con affetto, stima e orgoglio”.

Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con cui diciottenne esordì in Serie A, Aldo Bet nel 1968 fu acquistato dalla Roma di Helenio Herrera, dove rimase fino al 1973 collezionando 130 presenze e vincendo una Coppa Italia ( stagione 68-69). Dopo una stagione al Verona si trasferì al Milan, disputando in sette stagioni 144 partite e vincendo un’altra Coppa Italia (’76-’77) e il decimo Scudetto della storia rossonera. Due le presenze in Nazionale, entrambe nel 1971, nell’amichevole con la Spagna persa 2-1 a Cagliari e a Roma con l’Austria, in un match valido per le qualificazioni al Campionato Europeo terminato 2-2.

Terminata la carriera da calciatore a Pozzuoli, si dedicò a quella di allenatore guidando Campania, Nola, Frattese e Savoia. Osservatore delle Nazionale, ha lavorato con Sacchi, Maldini, Zoff e Trapattoni. Ha fatto parte anche dello staff tecnico della Nazionale Under 21, vincendo nel 2004 il Campionato Europeo.

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