L’ultima volta che era stato visto a Downing street, nel 2016, aveva annunciato che la Brexit era fatta e poi con la coda tra le gambe e gli occhi lucidi David Cameron aveva lasciato che la Gran Bretagna affondasse nelle conseguenze dello strappo dall’Unione Europa, dimettendosi. “In futuro farò tutto il possibile per il successo di questo grande paese”, erano state le sue ultime parole. Oggi il premier Rishi Sunak al timone di una barca alla deriva di consensi riesuma l’ex primo ministro dall’oblio affidandogli il ministero degli esteri.

Un lunedì da cardiopalma politico che ha scioccato tutti a partire dai media britannici, dai commentatori della BBC, fino all’emittente LBC che non ha indugiato a definirlo il “Titanic dei conservatori”, dopo il licenziamento del ministro dell’Interno, Suella Braverman la paladina dell’ultra destra britannica nota per il suo pugno di ferro contro gli immigrati e il suo sogno di spedirli tutti in Ruanda. Imperdonabili gli errori commessi nell’ultima settimana dalla impopolare ministra ribattezzata Cruella (Crudelia): dal definire le massicce dimostrazioni pro Palestina di Londra come ‘marce dell’odio’ al criticarne pubblicamente (con un articolo sul Times) la gestione da parte della polizia di Londra, accusata di avere un doppio standard nella repressione dei manifestanti.

Una figura ambiziosa che si era buttata nella lista di candidati per rimpiazzare l’ex-premier Liz Truss (caduta in disgrazia dopo aver affondato l’economia del regno in soli 45 giorni) giusto un anno fa e che non ha mai smesso di agognare il ruolo di Sunak. Braverman era però diventata ingestibile, a meno di un anno dalle elezioni che sono già date come un’ecatombe per i Tory. E così in un rimpasto tanto repentino quanto necessario, di fatto già nell’aria dopo le ultime controverse esternazioni della ministra, il piazza pulita di ogni figura imbarazzante tra i tory porta al posto della Braverman niente meno che James Cleverly, ex ministro degli Esteri dal piglio più conciliatore e diplomatico in casa e all’estero, e soprattutto ben amato dal partito.

“Era stato un grosso privilegio lavorare con i colleghi del ministero dell’Interno per bloccare l’immigrazione illegale e ridurre l’approdo degli scafisti e adesso mi impegnerò a fermare le imbarcazioni illegali, far sentire a tutti i britannici che sono al sicuro, e proteggere i nostri interessi. Il nuovo ruolo come Ministro dell’Interno è fantastico ed un privilegio”, ha commentato a caldo Cleverly, mentre David Cameron che ora ne occuperà la poltrona dovrà fare in fretta a dimostrare che la sua stoffa non si è logorata per riconquistare i tory ed i suoi elettori. Ma la missione è ardua, considerato che pur dal suo nascondiglio, dove dopo il pasticcio Brexit non poteva che restare all’ombra politica, sono comunque emersi scandali. Come essersi intascato un ammontare stimato in oltre 3 milioni e mezzo di euro dalla Greensill, l’azienda di cui era consulente, per intercedere con il governo e cercare (tentativo poi fallito) di salvarla dal collasso.

Le opposizioni si scatenano subito. “Alcune settimane fa Rishi Sunak aveva detto che Cameron era stato la ragione del fallimento dello status quo e ora lo rimette in pista, ribaltando le sue ridicole promesse di offrire un cambiamento dopo 13 anni di fallimenti dei Tory”, ha commentato Pat McFadden, coordinatore nazionale della campagna dei Laburisti. Anche dalla Scozia, la più europeista del regno, si alzano le critiche: il fatto che Rishi Sunak abbia dovuto far risorgere David Cameron mostra quanto questo partito conservatore sia stanco. In Scozia la gente è inorridita che l’architetto di 13 anni di austerità e tagli, nonché l’artefice del disastroso referendum sulla Brexit sia di nuovo al governo”, ha detto Mhairi Black, il vice leader dello SNP, il partito dei nazionalisti scozzesi.

Ma venti di guerra hanno cominciato a soffiare anche all’interno degli stessi conservatori, con Sir Jacob Rees-Mogg, ex ministro alle Imprese e volto integerrimo dei brexitieri duri e puri che evidentemente temendo quelle che potrebbero essere le manovre di Sunak per addolcire i rapporti con la Ue e ammorbidire i termini del divorzio, non ha avuto mezzi toni: “Licenziare Suella Braverman è stato un errore. Suella aveva capito cosa pensano gli elettori britannici e stava cercando di agire”, ha detto Ress-Mogg a GB News lasciando intendere che avere Cameron agli Esteri potrebbe ora spingere alcuni conservatori più intransigenti a disertare a favore del nuovo partito della Brexit, Reform UK. Di sicuro la nuova saga politica è solo agli inizi, con Braverman che esce a muso storto da Downing Street, dicendo che è stato il privilegio della sua vita servire il governo come ministro dell’Interno, ma avvertendo che avrà altro da dire a tempo debito…

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Cameron torna al governo nel Regno Unito: nominato ministro degli Esteri. Cambio anche agli Interni: via Braverman

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