Ai domiciliari dall’anno scorso, Roberto Formigoni ha scontato per intero la condanna a 5 anni e 10 mesi per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele. L’ex governatore della Regione Lombardia in un’intervista al Corriere della Sera si è detto pronto a tornare in politica, “Che sia chiaro – ha spiegato – in questo momento non sono candidato da nessuna parte, si vedrà e prima bisogna verificare se e quando potrò candidarmi, e questo non è ancora chiaro” anche se “in tanti mi chiedono di rientrare, amici con cariche istituzionali, dirigenti di partiti e gente che incontro per strada”. A maggio si era già parlato di un dialogo in corso con Fratelli d’Italia. Ma Formigoni, essendo stato interdetto, non potrà essere candidato fino a quando non sarà riabilitato. Prima di ogni decisione “devo chiudere un percorso”, con i giudici che valuteranno formalmente se ha completato l’affidamento in prova ai servizi sociali che aveva ottenuto nell’ottobre 2022 con lo svolgimento di attività di volontariato.

Ma “se ci sarà uno spazio per una elezione vorrei dare il mio contributo” nel centrodestra – voci di una candidatura con FdI o Fi si rincorrono da mesi – visto che “sono sempre stato un cattolico popolare: la mia casa è il Partito popolare europeo“. Serviranno però ancora delle settimane prima della dichiarazione effettiva dell’estinzione della pena. Il Tribunale di Sorveglianza dovrà valutare la relazione sul periodo di affidamento in prova redatta dall’Ufficio esecuzione esterna penale. Formigoni è stato anche interdetto dai pubblici uffici; pena accessoria che non permette una candidatura alle elezioni. Quindi dovrà chiedere ai giudici della sorveglianza la riabilitazione, come fece e ottenne all’epoca Silvio Berlusconi. È necessario che siano trascorsi almeno tre anni dal momento in cui la pena principale sia stata eseguita o estinta e il condannato deve aver dato prova di buona condotta. “Non ho ancora deciso. Non mi interessa occupare un posto per ottenere una rivincita – ha concluso – e voglio dare una risposta seria e responsabile” ma prima “voglio rientrare nella vita normale”.

“Sono felice e mi sento benissimo, di salute sto benissimo – racconta Formigoni all’AnsaA – qualche amico voleva fare grandi festeggiamenti, per carità… Sto per andare a pranzo con 5-6 persone. “Ma su una mia candidatura alle europee non deciderò né entro fine mese né entro fine anno – aggiunge – ho tempo fino a marzo e aprile. Istintivamente in questo momento dico no, però mi confronterò, ascolterò e poi deciderò”. Le elezioni europee sono fissate per il 6-9 giugno dell’anno prossimo e quindi Formigoni non sarà candidabile.

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