L’inquinamento è una delle principali cause del degrado del patrimonio culturale. Fra gli edifici più colpiti c’è la Reggia di Caserta. Questo è il risultato che emerge da uno studio svolto da Enea, che ha raccolto questi dati sulla storica residenza reale e su altri due patrimoni dell’Unesco: la residenza di Würzburg (Germania) e la cattedrale di San Doimo a Spalato (Croazia).

“La Reggia di Caserta è risultato nel cuore della città – spiega Teresa La Torretta, ricercatrice del Laboratorio Enea di inquinamento atmosferico e coautrice del rapporto – e per questo motivo è particolarmente esposta all’inquinamento atmosferico causato dall’industria, dal riscaldamento e dal trasporto su strada”. La centralina di misurazione ha mostrato valori di biossidi di azoto e di particolato sottile Pm10 elevati e costanti, mantenendosi poco sopra i 20 microgrammi per metro cubo. Le emissioni di ossidi di azoto a Caserta (2779,26 tonnellate nel 2019, principali fonti di emissione sono l’industria e il trasporto su strada) sono all’incirca il triplo rispetto a Würzburg (868,82 tonnellate, principale emettitore è il trasporto su strada) e quasi il doppio rispetto a Spalato (1532,18 tonnellate, principale emettitore è l’industria).

Il degrado dei materiali del patrimonio culturale dovuto all’inquinamento atmosferico è notevolmente inferiore rispetto a 20-30 anni fa, quando l’acidificazione delle piogge e gli inquinanti atmosferici contribuivano all’aumento della corrosione nelle aree urbane. “Oggi questi inquinanti sono drasticamente diminuiti – spiega la ricercatrice -, anche se la riduzione negli ultimi anni si è stabilizzata. Invece le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e di particolato Pm10 non sono diminuite nella stessa misura, contribuendo al degrado dei monumenti e a un aumento dei costi di restauro e manutenzione”.

Enea ha calcolato per ogni anno, una velocità di corrosione delle superfici superiore al valore target fissato per il 2050 (6,4 micron l’anno), che non deve essere superato se si vuole preservare lo stato di salute della Reggia di Caserta. “Tra le principali misure adottabili, le politiche di riduzione del traffico cittadino, puntando su trasporto pubblico, car-sharing e veicoli a basse emissioni” conclude La Torretta.

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